Conformità delle imprese certificate: il 63% ottiene accesso ai mercati globali

Franco Fogli

Settembre 24, 2025

La certificazione aziendale si conferma un elemento chiave per la competitività nel mercato globale, come evidenziato da un’indagine condotta da Prometeia e Conforma. Questa ricerca, pubblicata il 24 settembre 2025, ha coinvolto l’82% degli organismi di certificazione, ispezione, prova e taratura, rappresentando circa 50.000 imprese. I risultati mostrano chiaramente che il 63% degli intervistati ritiene che le aziende certificate abbiano un accesso facilitato ai mercati internazionali, mentre il 26% ha notato un impatto positivo in settori cruciali come l’agroalimentare, il medicale e l’automotive.

Il valore delle certificazioni nei bandi pubblici

Il valore delle certificazioni nei bandi pubblici è significativo: il 71% degli intervistati ha affermato che le certificazioni sono richieste “frequentemente” o “quasi sempre” come criterio di partecipazione o come elemento premiale. Tra le certificazioni più richieste per competere a livello internazionale si trovano gli standard ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001, fondamentali per le aziende che desiderano espandere la loro presenza oltre i confini nazionali.

Vantaggi per le imprese di diverse dimensioni

L’indagine ha messo in luce come i servizi di certificazione offrano vantaggi distinti a seconda delle dimensioni aziendali. Per le piccole e medie imprese (PMI), le certificazioni si traducono in una gestione più efficiente della qualità e dei processi interni, facilitando l’accesso a nuovi mercati e opportunità di finanziamento. Le grandi imprese, invece, beneficiano principalmente dalla riduzione dei rischi legali e delle sanzioni, dalla conformità alle normative internazionali e da un accesso più rapido ai mercati globali.

Il rapporto tra certificazione e credito

Il rapporto tra certificazione e credito è in fase di sviluppo. Attualmente, le banche tendono a dare un peso limitato alle certificazioni nelle loro valutazioni, ma queste possono diventare indicatori significativi di continuità e resilienza aziendale, favorendo un dialogo più strutturato tra il settore finanziario e le aziende certificate.

Il parere degli esperti del settore

Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario dell’ABI, ha sottolineato l’importanza del merito creditizio per le banche, affermando che le certificazioni dei processi organizzativi possono fornire informazioni preziose sulla qualità organizzativa delle imprese. Il 73% degli operatori prevede un aumento della domanda di certificazioni in ambito ESG, con particolare attenzione agli aspetti ambientali.

Enrico Giovannini, direttore scientifico e cofondatore di ASVIS, ha evidenziato che la sostenibilità rappresenta un investimento strategico per rafforzare le imprese e l’economia. Ritardare la transizione verso pratiche sostenibili comprometterebbe il futuro. Le certificazioni possono quindi giocare un ruolo cruciale come leve di crescita e innovazione, non solo come adempimenti formali.

Innovazione e tecnologia come driver di crescita

Dal punto di vista tecnologico, i membri di Conforma identificano l’intelligenza artificiale (32%) e la cybersecurity (31%) come i principali fattori che guideranno la futura domanda di servizi di certificazione. Nicola Privato, presidente di Conforma, ha affermato che le certificazioni non sono solo un requisito formale, ma un passaporto per l’innovazione e l’accesso ai mercati. Oggi, solo un’impresa su quattro percepisce un impatto significativo sul credito derivante dalle certificazioni, ma è evidente che standard come quelli relativi alla continuità aziendale e agli aspetti ESG possano rafforzare il profilo di rischio delle imprese, sostenendo la loro resilienza.

Conforma continuerà a promuovere la cultura della certificazione, non solo come garanzia di conformità, ma come leva strategica per lo sviluppo, l’internazionalizzazione e la sostenibilità dell’intero sistema produttivo italiano.

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