L’attrice tunisina Claudia Cardinale, una delle figure più emblematiche del cinema italiano e internazionale, ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico. La sua carriera, caratterizzata da successi straordinari e da momenti di grande difficoltà, ha avuto inizio in circostanze particolarmente traumatiche.
Il 23 settembre 2025, Claudia Cardinale è deceduta a Nemours, nei pressi di Parigi, all’età di 87 anni, circondata dall’affetto dei suoi figli. La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente il mondo del cinema, segnando la fine di un’epoca. Cardinale, conosciuta come la “sirena dello schermo” degli anni Sessanta, ha incantato il pubblico con il suo sguardo magnetico, diventando la musa ispiratrice di registi del calibro di Luchino Visconti e Federico Fellini. Il suo agente, Laurent Savry, ha sottolineato l’eredità che lascia: “Ci lascia l’eredità di una donna libera e ispirata, sia come donna che come artista”.
Il concorso di bellezza che cambiò tutto
Nata il 15 aprile 1938 a La Goulette, nei pressi di Tunisi, Claudia Cardinale proveniva da una famiglia di origini siciliane. La sua vita subì una svolta significativa all’età di 16 anni, quando, durante la settimana del cinema italiano a Tunisi, vinse un concorso di bellezza al quale non si era nemmeno iscritta. Il premio consisteva in un viaggio al festival del cinema di Venezia, dove la giovane attrice attirò rapidamente l’attenzione. Nonostante i suoi sogni di diventare insegnante, la pressione dei registi e dei produttori la portarono a considerare una carriera nel cinema. “Tutti volevano che facessi film, e io dicevo: ‘No, non voglio!'”, ricordava, esprimendo la sua riluttanza. Fu suo padre a convincerla a dare una chance a questa nuova opportunità, nonostante la sua timidezza e il desiderio di rimanere lontana dai riflettori.
Un percorso segnato da eventi drammatici
La carriera di Claudia Cardinale iniziò in un contesto complesso e doloroso. Vittima di uno stupro da parte di un produttore cinematografico durante l’adolescenza, si trovò incinta e, di fronte a scelte difficili, decise di partorire in segreto a Londra. Il bambino, Patrick, venne presentato come suo fratello minore fino a quando la verità non venne a galla sette anni dopo. “L’ho fatto per lui, per Patrick, il bambino che volevo tenere nonostante le circostanze e l’enorme scandalo”, rivelò in un’intervista al quotidiano francese Le Monde nel 2017. Per proteggere la sua carriera e evitare un potenziale scandalo, accettò di vivere in una bugia per anni.
L’ascesa nel mondo del cinema
Dopo quell’episodio drammatico, Claudia Cardinale si lanciò nel mondo del cinema, diventando una delle protagoniste dell’età d’oro del cinema italiano. Nonostante non parlasse italiano all’epoca, essendo fluente solo in francese, arabo e nel dialetto siciliano dei genitori, riuscì a conquistare il pubblico. A soli 20 anni, si trovò a essere “l’eroina di una favola, il simbolo di un paese di cui parlavo a malapena la lingua”, scrisse nella sua autobiografia del 2005, ‘Le mie stelle’. La sua voce fu doppiata fino a quando non recitò nel film vincitore dell’Oscar ‘8½’ di Fellini nel 1963, dove il regista insistette affinché utilizzasse la sua voce autentica.
Nel 1963, all’età di 25 anni, Claudia Cardinale recitò in due film iconici: ‘Il Gattopardo’ di Visconti e ‘8½’ di Fellini. I critici la definirono “l’incarnazione del glamour europeo del dopoguerra”, e la sua immagine divenne simbolo di eleganza e sensualità.
Successi a Hollywood e oltre
Claudia Cardinale si trasferì a Hollywood, dove, pur rifiutando di stabilirsi permanentemente, ottenne un grande successo con ‘La Pantera Rosa’ di Blake Edwards, affiancata da Peter Sellers. Successivamente, recitò in ‘Circus World’ di Henry Hathaway, con attori del calibro di Rita Hayworth e John Wayne. Ricordando il suo lavoro in ‘La Pantera Rosa’, affermò che il miglior complimento ricevuto fu da David Niven, che la paragonò agli spaghetti, definendola “la più grande invenzione d’Italia”.
Rimanendo fedele alla sua immagine, Claudia rifiutò di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica e continuò a recitare fino all’età di 80 anni, partecipando anche a ‘La Strana Coppia’, una versione femminile dell’opera di Neil Simon, rappresentata al Teatro Augusteo di Napoli.
Una vita di amore e impegno sociale
Nonostante fosse oggetto di desiderio per molti, Claudia Cardinale dichiarò che il suo “unico amore” fu il regista Pasquale Squitieri, padre di sua figlia Claudia. La loro collaborazione si estese per quattro decenni, fino alla scomparsa di Squitieri nel 2017. La sua carriera, che abbracciò 175 film, le valse numerosi riconoscimenti, tra cui premi alla carriera ai festival di Venezia e Berlino. Nel 2017, la sua immagine adornò il poster ufficiale del festival di Cannes, suscitando polemiche per alcune modifiche fotografiche.
Fervente sostenitrice dei diritti delle donne, nel 2000 ricevette il titolo di Ambasciatrice di buona volontà dell’UNESCO, riconoscendo il suo impegno per le cause femminili. “Ho avuto molta fortuna. Questo lavoro mi ha dato una moltitudine di vite e la possibilità di mettere la mia fama al servizio di molte cause”, dichiarò, testimoniando il suo desiderio di utilizzare la propria voce per il bene sociale.