La campionessa di sci alpino, Federica Brignone, ha recentemente condiviso i dettagli del suo difficile percorso di recupero dopo un grave infortunio al ginocchio. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il 24 settembre 2025, Brignone ha descritto i momenti più bui della sua convalescenza, evidenziando le sfide che ha affrontato in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. La sua determinazione e il suo spirito combattivo emergono chiaramente dalle sue parole, mentre riflette sulle difficoltà e le incertezze che la circondano.
Il calvario di Federica Brignone
Federica Brignone ha raccontato di come il secondo intervento chirurgico sia stato un punto cruciale nel suo percorso di recupero. “Il momento peggiore è stato quando ho capito che serviva il secondo intervento”, ha dichiarato. La campionessa ha descritto le sue difficoltà quotidiane, come il non riuscire a camminare correttamente e il gonfiore persistente del ginocchio. Nonostante questi ostacoli, Brignone ha cercato di mantenere un atteggiamento positivo, affermando: “Mi sono detta, ‘Ancora così dopo quattro mesi?’. D’altra parte, ho anche avuto momenti in cui mi sono sentita forte e reattiva, come una vera combattente”.
La sportiva si è mostrata realista riguardo ai tempi di recupero, sottolineando che potrebbero superare i Giochi Olimpici del 2026. “C’è chi ha impiegato due anni per tornare da un infortunio simile”, ha spiegato, evidenziando la necessità di affrontare il recupero giorno per giorno. Brignone ha anche manifestato la sua apprensione riguardo al ritorno sugli sci, temendo di non sentirsi a suo agio e di dover affrontare una nuova battuta d’arresto.
Le incertezze per il futuro
L’atleta ha espresso dubbi sulla sua partecipazione alle Olimpiadi Invernali, affermando: “Con quello che è successo, sì, è in dubbio”. Brignone ha riflettuto sull’idea di un possibile ritiro, dichiarando che, nonostante le difficoltà, potrebbe decidere di continuare a lottare: “Probabilmente direi: ‘Ok, quest’anno non ce la faccio, ma ci riprovo'”.
Inoltre, ha toccato un tema delicato, quello della sicurezza nello sci, commentando la tragedia di Matteo Franzoso, un giovane sciatore italiano deceduto in un incidente durante un allenamento. “Bisogna usare regole severe per i centri di allenamento”, ha affermato, sottolineando l’importanza di adottare misure di sicurezza come l’uso obbligatorio di dispositivi di protezione e l’implementazione di tute meno performanti. Brignone ha chiarito che, nonostante gli sforzi per migliorare la sicurezza, il rischio rimane sempre presente nello sci: “Questo non deve far dimenticare che il rischio zero non esiste, che lo sci è pericoloso”.
La campionessa azzurra continua a lottare per il suo recupero e per tornare a competere, mantenendo viva la speranza di partecipare alle prossime Olimpiadi.