Galileo Galilei continua a vivere nella memoria collettiva dell’Europa moderna, un fenomeno che va oltre la sua morte avvenuta nel 1642. Il nuovo libro dello storico della scienza Massimo Bucciantini, intitolato “Alla conquista di Galileo. Da Napoleone a Giovanni Paolo II, storia di una contesa”, pubblicato da Laterza e disponibile in libreria dal 17 ottobre 2025, analizza il percorso postumo di questo celebre scienziato. Non si tratta soltanto di Galileo come fisico e matematico, ma del suo ruolo come simbolo della ragione in opposizione all’intolleranza, protagonista di una battaglia culturale che si estende attraverso secoli e ideologie.
Una narrazione affascinante
Massimo Bucciantini, attingendo a una vasta gamma di fonti, molte delle quali inedite e rinvenute in archivi e biblioteche europee, racconta una storia sorprendente: la “conquista del mito di Galileo“. Questo processo si presenta come una vera e propria “guerra di appropriazione”, con protagonisti di spicco come re, papi, rivoluzionari, scienziati e intellettuali. L’autore esamina come, dalla Francia post-rivoluzionaria all’Italia del Risorgimento, il fascismo e l’epoca della Guerra Fredda, Galileo sia stato utilizzato da diverse fazioni per sostenere le loro cause.
Inizialmente celebrato come “citoyen français” e simbolo di emancipazione contro l’oscurantismo clericale, Galileo viene successivamente trasformato in martire patriottico dall’Italia risorgimentale. Con il passare del tempo, il nazionalismo fascista lo esalta come “genio italico”. Un ribaltamento paradossale avviene nel Novecento, quando il mondo cattolico tenta di reintegrare Galileo nella tradizione cristiana, presentandolo come un scienziato devoto. Questo continuo processo di metamorfosi evidenzia quanto il Galileo processato e condannato dall’Inquisizione sia diventato un simbolo di una battaglia culturale più ampia.
La dimensione interdisciplinare dell’opera
L’opera di Bucciantini si distingue per la sua capacità di superare i confini disciplinari, abbracciando la storia della scienza, ma anche quella politica, culturale e religiosa. Il testo è arricchito dalla presenza di figure celebri, come d’Alembert, Stendhal e Victor Hugo, insieme a personaggi meno noti ma fondamentali, come il patriota Guglielmo Libri e lo storico Pio Paschini. Questi protagonisti hanno contribuito a trasformare Galileo da uomo a mito, rendendo il libro un viaggio affascinante attraverso la storia.
Particolarmente rilevante è l’analisi del Novecento, periodo in cui il “partito cattolico” tenta di riconquistare la scienza dopo la ferita simbolica di Porta Pia. In questo contesto, Galileo diventa il fulcro di una nuova narrazione: quella di uno scienziato che può essere compatibile con la fede cattolica. Tuttavia, resta da interrogarsi sul prezzo di tale riconciliazione.
Il contributo di Massimo Bucciantini
Massimo Bucciantini è riconosciuto come uno dei massimi esperti italiani in storia della scienza. Professore all’Università di Siena e visiting professor a Parigi e Zurigo, è membro del Comitato scientifico del Museo Galileo di Firenze. La sua carriera è costellata di opere significative, come “Galileo e Keplero” e “Pensare l’universo”. Con “Alla conquista di Galileo“, Bucciantini arricchisce ulteriormente il panorama della ricerca storica, combinando rigore, indagine d’archivio e una scrittura divulgativa di alta qualità .