Roberto Bolle si esibisce con la bandiera della Palestina, un gesto per Gaza

Marianna Ritini

Settembre 23, 2025

Il ballerino italiano Roberto Bolle ha fatto sentire la sua voce in un momento di grande tensione internazionale. Il 22 settembre 2025, in occasione dello sciopero nazionale indetto in solidarietà alla Striscia di Gaza, Bolle ha espresso il suo sostegno durante un’esibizione al prestigioso Teatro alla Scala di Milano. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro la nuova offensiva israeliana contro Hamas, un conflitto che ha portato a una situazione critica nella regione.

Un gesto di solidarietà al teatro alla scala

Roberto Bolle, noto per la sua carriera di ballerino e coreografo, ha deciso di prendere una posizione chiara in merito agli eventi in corso a Gaza. Al termine della sua performance, ha accolto il pubblico con un gesto simbolico: ha mostrato tre bandiere della Palestina, una delle quali era tenuta in mano da lui stesso. Questo atto ha suscitato un forte applauso da parte della platea, segno di approvazione per la sua scelta di schierarsi pubblicamente.

Durante lo spettacolo, Bolle ha anche proiettato una frase sullo schermo sul fondo del palcoscenico: “Stop al genocidio“. Questo messaggio ha amplificato la sua voce e il suo impegno per la pace e la giustizia. La sua performance non è stata solo un momento artistico, ma anche un’opportunità per sensibilizzare il pubblico su una questione di rilevanza mondiale.

Le parole di bolle sui social media

Dopo la sua esibizione, Bolle ha condiviso un post sul suo profilo Instagram, dove ha scritto: “Ognuno sceglie da che parte della storia vuole stare“. Questo commento riflette la sua convinzione personale e il desiderio di incoraggiare gli altri a prendere posizione su questioni importanti. Ha inoltre ringraziato il Teatro alla Scala e i suoi colleghi per aver scelto di “stare dalla parte giusta“, un chiaro riferimento al sostegno per i diritti umani e la pace.

L’azione di Bolle è stata accolta con grande attenzione da parte dei media e del pubblico, sottolineando l’importanza della cultura e dell’arte come strumenti di protesta e di cambiamento sociale. La sua performance ha dimostrato come il mondo dello spettacolo possa contribuire a dare voce a chi si trova in difficoltà e a far emergere temi di giustizia sociale.

Il contesto dello sciopero nazionale

Lo sciopero nazionale del 22 settembre 2025 è stato indetto in risposta alla crescente violenza nella Striscia di Gaza, dove le tensioni tra Israele e Hamas hanno raggiunto livelli critici. La manifestazione ha visto la partecipazione di diverse categorie di lavoratori e artisti, uniti nella richiesta di pace e di una soluzione diplomatica al conflitto. Le azioni di protesta si sono svolte in diverse città italiane, con eventi che hanno coinvolto artisti, attivisti e cittadini comuni.

L’impatto di eventi come quello di Bolle alla Scala è significativo, poiché mette in luce l’importanza della solidarietà e della consapevolezza sociale. Attraverso la sua arte, Bolle ha saputo trasformare un momento di spettacolo in un’opportunità per riflessione e impegno civile, dimostrando che l’arte può essere una potente forma di attivismo.

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