Ilaria Salis: la Commissione del Parlamento Ue respinge la revoca dell’immunità

Marianna Ritini

Settembre 23, 2025

L’eurodeputato del Partito Democratico, Brando Benifei, ha annunciato tramite i social che Ilaria Salis non verrà riportata in carcere in Ungheria. La dichiarazione è avvenuta il 23 settembre 2025, alle ore 10:52, in seguito alla decisione del Parlamento Europeo di difendere l’immunità di Salis. Questa scelta, secondo Benifei, rappresenta una vittoria per lo Stato di Diritto in Europa, un principio fondamentale per la tutela dei diritti di tutti i cittadini.

Il contesto della decisione

La questione che ha portato a questa dichiarazione riguarda il trattamento riservato a Ilaria Salis, che ha suscitato preoccupazioni tra i membri del Parlamento Europeo e tra i cittadini. Salis, che ha ricoperto ruoli significativi nell’ambito politico europeo, si è trovata al centro di un controverso dibattito riguardante la sua immunità legale. L’intervento di Benifei ha messo in evidenza l’importanza di proteggere i diritti dei politici e dei cittadini da possibili abusi da parte dei governi nazionali, in particolare in un contesto come quello ungherese, dove il governo di Viktor Orbán è stato criticato per le sue politiche autoritarie.

La decisione del Parlamento Europeo di mantenere l’immunità di Salis è vista come un segnale forte e chiaro contro le ingerenze politiche e le violazioni dei diritti umani. Benifei ha sottolineato che la difesa dell’immunità di Salis non è solo una questione personale, ma un passo fondamentale per garantire la libertà e la giustizia in Europa. La sua affermazione ha trovato risonanza in molti altri esponenti politici, che hanno espresso solidarietà e sostegno nei confronti di Salis.

Le reazioni politiche

Dopo l’annuncio di Benifei, numerosi politici europei hanno commentato la notizia, evidenziando l’importanza di mantenere elevati standard democratici e di proteggere i diritti fondamentali. Le reazioni sono state unanimi nel condannare qualsiasi tentativo di limitare la libertà di espressione e di azione dei rappresentanti eletti. L’argomento ha riacceso il dibattito sulle politiche di Orbán e sulla necessità di una vigilanza costante da parte delle istituzioni europee per garantire il rispetto dei principi democratici.

La questione dell’immunità parlamentare è complessa e spesso controversa, ma il caso di Ilaria Salis ha messo in luce la necessità di un dialogo aperto e costruttivo tra i vari stati membri dell’Unione Europea. La protezione dei diritti individuali e la salvaguardia della democrazia sono aspetti fondamentali che devono essere al centro delle politiche europee.

Prospettive future

Con la decisione del Parlamento Europeo, si apre un nuovo capitolo per Ilaria Salis e per la sua carriera politica. La sua libertà e il riconoscimento della sua immunità rappresentano una vittoria non solo per lei, ma per tutti coloro che credono nella giustizia e nel rispetto dei diritti umani. Tuttavia, resta da vedere come reagirà il governo ungherese a questa decisione e quali saranno le implicazioni per le relazioni tra Ungheria e Unione Europea.

La situazione di Salis rimane un esempio emblematico delle sfide che i politici europei devono affrontare nel contesto attuale, caratterizzato da tensioni politiche e da un crescente autoritarismo in alcune nazioni. La comunità internazionale continuerà a monitorare la situazione, auspicando che il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali prevalga in ogni circostanza.

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