Ilaria Salis: “Chiedo di essere processata in Italia, in Ungheria è già deciso”

Franco Fogli

Settembre 23, 2025

Oggi, 23 settembre 2025, la Commissione Giuridica del Parlamento Europeo è riunita per esaminare la richiesta di revoca dell’immunità dell’eurodeputata Ilaria Salis, rappresentante di Avs. La votazione si svolge a porte chiuse, mentre Salis esprime la sua volontà di affrontare un processo in Italia, rifiutando l’idea di essere giudicata in Ungheria, dove sostiene che la sentenza sarebbe già predeterminata.

L’eurodeputata ha dichiarato al Corriere della Sera di non voler evitare il processo, ma di desiderare un ambiente giuridico equo. “Voglio essere processata nel mio Paese. In Italia. Ho fiducia nella magistratura italiana”, ha affermato. Secondo Salis, il sistema giudiziario ungherese non garantirebbe le stesse protezioni e diritti che si possono avere in Italia. Ha sottolineato l’importanza della sua immunità, ritenendola fondamentale per garantire un processo giusto.

Salis ha anche menzionato che, secondo i suoi avvocati, l’iniziativa per il processo può provenire sia dalla Procura che dal Ministro della Giustizia. Ha espresso fiducia nel fatto che il governo italiano possa garantire che il processo avvenga in conformità con le garanzie legali, per assicurare una sentenza giusta.

Le accuse contro Ilaria Salis

L’eurodeputata è accusata dalle autorità ungheresi di aver aggredito due neonazisti durante un evento commemorativo noto come “Giornata dell’Onore”. Questo raduno celebra il tentativo, avvenuto nel 1945, da parte delle forze del Terzo Reich e dell’esercito ungherese, alleato di Adolf Hitler, di rompere l’assedio dell’Armata Rossa a Budapest.

La situazione di Salis è stata aggravata dalla sua detenzione per oltre un anno, durante il quale ha vissuto in condizioni che molti hanno definito degradanti. Le immagini che la ritraggono in Aula, con catene ai polsi e alle caviglie, hanno suscitato una forte indignazione sia in Italia che all’estero. La sua vicenda ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, evidenziando le preoccupazioni riguardo alla situazione dei diritti umani in Ungheria e il trattamento riservato agli oppositori politici.

La Commissione Giuridica del Parlamento Europeo, in questo contesto, si trova a dover prendere una decisione che potrebbe avere un impatto significativo sulla carriera politica di Salis e sulla sua possibilità di ricevere un giusto processo.

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