Giancarlo Siani, quarant’anni dalla sua morte: Mattarella denuncia l’assassinio delle libertà giornalistiche

Franco Fogli

Settembre 23, 2025

Sono trascorsi quarant’anni dall’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, avvenuto il 23 settembre 1985 a Napoli. Il giovane cronista, che all’epoca aveva solo 26 anni, fu assassinato dalla camorra proprio sotto la sua abitazione. Oggi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare la figura di Siani, sottolineando il suo coraggio nel rivelare le attività illecite dei clan e nel mettere in luce le loro dinamiche interne. “Giancarlo Siani venne barbaramente ucciso perché aveva acceso la luce sulle attività criminali dei clan”, ha affermato il Capo dello Stato, evidenziando l’importanza della sua eredità per una società che si oppone alle mafie.

La commemorazione di Siani è un momento di riflessione sulla lotta contro la criminalità organizzata. Il presidente ha sottolineato come il suo lavoro di cronista, svolto principalmente per il quotidiano Il Mattino, fosse intrinsecamente legato a valori di giustizia e civismo. “Far conoscere la realtà criminale che la camorra voleva occultare era un modo per liberare il territorio dallo strangolamento delle attività illegali”, ha aggiunto Mattarella. La lotta per la verità, ha continuato, ha portato a condanne per gli assassini, dimostrando che la giustizia può colpire anche i criminali mafiosi.

La commemorazione di un eroe del giornalismo

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso il suo ricordo di Siani attraverso i social media. “La sera del 23 settembre di 40 anni fa, la camorra uccise Giancarlo Siani, primo cronista assassinato dalla criminalità organizzata”, ha scritto. La Russa ha evidenziato il coraggio del giornalista nel denunciare le attività mafiose, sottolineando come il suo sacrificio rappresenti una testimonianza di libertà e impegno civile per le nuove generazioni.

Un esempio di passione civile

Il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha ricordato come Siani, giovane cronista de Il Mattino, avesse denunciato con coraggio i traffici della criminalità organizzata. A quarant’anni dall’omicidio, Fontana ha rinnovato il suo impegno nel contrasto alle mafie, esprimendo vicinanza ai familiari del giornalista. “La sua passione civile e il suo esempio ispirano un impegno continuo nella lotta contro la criminalità“, ha dichiarato.

Il ricordo di Chiara Colosimo

La presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, ha descritto Siani come un simbolo di coraggio e valori morali. “Quarant’anni fa, un giornalista di soli 26 anni veniva brutalmente ucciso dalla camorra”, ha affermato, sottolineando l’importanza della sua testimonianza nel rivelare i legami tra criminalità e potere. Colosimo ha evidenziato il dono di Siani nel raccontare verità difficili, affermando che la sua vita rappresenta un esempio per tutti coloro che si oppongono alla criminalità.

Il messaggio di Vincenzo De Luca

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ricordato l’omicidio di Siani come un momento cruciale nella lotta contro la camorra. “La sua storia è un esempio di passione e coraggio civile, soprattutto per le giovani generazioni”, ha dichiarato su Facebook. De Luca ha enfatizzato l’impegno della Regione nel mantenere viva la memoria di Siani attraverso iniziative volte a promuovere la legalità e la sicurezza nei territori più vulnerabili.

Il ricordo di Roberto Fico

Anche Roberto Fico ha condiviso un pensiero sui social, ricordando Siani come un giovane giornalista che ha pagato con la vita il suo coraggio. “Ucciso per il suo lavoro di cronista, per la capacità di raccontare e denunciare le attività della criminalità organizzata“, ha scritto Fico. Ha sottolineato l’importanza della memoria attiva e quotidiana, specialmente nelle scuole, per onorare il sacrificio di Siani e continuare la battaglia contro le mafie.

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