Roma, rinviato lo sfratto del Caffè Greco: esecuzione posticipata al 26 novembre

Franco Fogli

Settembre 22, 2025

Questa mattina, 22 settembre 2025, l’Antico Caffè Greco di via dei Condotti a Roma ha vissuto un nuovo capitolo della sua travagliata storia. L’ufficiale giudiziario, previsto per procedere con lo sfratto dei gestori, ha invece rinviato l’esecuzione, fissando una nuova data per il 26 novembre, in occasione dell’udienza in tribunale. Il locale, noto per la sua lunga tradizione e frequentato da artisti e intellettuali, si è presentato privo di arredi, rimossi e messi in sicurezza.

Una storia di contenzioso legale

Il conflitto riguardante l’Antico Caffè Greco dura da anni. Il contratto di locazione è scaduto nel 2017, dando inizio a una lunga battaglia legale tra i gestori e il proprietario, l’ospedale Israelitico. La situazione ha raggiunto un punto critico con la sentenza della Cassazione nel luglio 2024, che ha riconosciuto il diritto della proprietà di riprendere possesso del locale, imponendo però il rispetto della sua identità storica.

La questione ha suscitato l’interesse non solo degli avvocati coinvolti, ma anche dei dipendenti, che hanno espresso il loro disappunto per la situazione attuale. Nicola, un dipendente a tempo indeterminato, ha dichiarato: “È assurdo come un’azienda sana e italiana sia ridotta in questo stato. Il Caffè Greco è qui da 265 anni e continuerà a rimanerci”. Il locale conta attualmente 30 dipendenti, tra fissi e interinali, che temono per il loro futuro.

Le reazioni dei lavoratori e della proprietà

Davanti al Caffè Greco, i lavoratori si sono riuniti per esprimere il loro sostegno al locale e ai suoi gestori. “Siamo molto ottimisti, per noi è una grande perdita, sia dal punto di vista lavorativo che culturale”, ha aggiunto Nicola, evidenziando l’importanza del locale non solo come attività commerciale ma anche come simbolo culturale di Roma.

Carlo Pellegrini, il titolare del caffè, ha mantenuto un atteggiamento positivo nonostante le difficoltà. “Il nostro sentimento è positivo perché sono successi una serie di fatti fondamentali”, ha dichiarato. Ha fatto riferimento a un decreto governativo emanato a dicembre 2024, che tutela le attività commerciali storiche, affermando che queste possono avere lo stesso valore culturale di edifici storici o opere d’arte.

Prospettive future e strategie di difesa

La battaglia legale non si arresta. Carlo Pellegrini ha espresso l’intenzione di spingere per un possibile esproprio delle mura del locale, un’azione che potrebbe sembrare estrema ma necessaria per salvaguardare il Caffè Greco. “Siamo pronti a coprire i costi del posto, anche se questo significa affrontare un rischio significativo”, ha affermato, sottolineando la determinazione della proprietà a continuare la lotta per preservare un luogo che ha rappresentato un punto di riferimento culturale per generazioni.

La situazione rimane in evoluzione, con la prossima udienza che si preannuncia cruciale per il futuro del Caffè Greco. L’attesa è palpabile, non solo tra i dipendenti e i gestori, ma anche tra i numerosi clienti che continuano a sostenere questo storico locale romano.

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