Il 31 ottobre 2025 rappresenta la data di chiusura della mostra “Lo sguardo – Humanitas Physis”, dedicata all’opera dell’artista polacco Igor Mitoraj. L’esposizione è stata allestita in luoghi emblematici della Sicilia, tra cui il Parco Archeologico di Neapolis e il Castello Maniace a Ortigia, e sull’Etna, precisamente a Ragalna. Durante il finissage, avvenuto sabato scorso, il direttore dell’Atelier Mitoraj e curatore della mostra, Luca Pizzi, ha rilasciato alcune dichiarazioni significative.
Un viaggio attraverso i miti siciliani
Luca Pizzi ha sottolineato l’importanza del confronto di Mitoraj con i miti, affermando: “Certo, Mitoraj con i miti si doveva confrontare. Credo che Mitoraj abbia accompagnato il mito della Sicilia.” La mostra rappresenta un traguardo dopo oltre dieci anni di esposizioni in luoghi straordinari, ma Pizzi ha evidenziato che questa esperienza si distingue per la sua unicità. “Questa mostra si differenzia molto da tutte le altre, soprattutto per i luoghi,” ha dichiarato, enfatizzando la scelta di tre simboli della Sicilia: l’Etna, Ortigia e il Parco Archeologico della Neapolis.
Pizzi ha raccontato come inizialmente ritenesse chiuso un capitolo con la regione, ma dopo una proposta e un sopralluogo nel parco, ha realizzato che era possibile creare qualcosa di veramente innovativo. “Credo di esserci riuscito. La differenza l’hanno fatta i luoghi,” ha aggiunto, mettendo in luce come il parco archeologico offra un’esperienza diversa rispetto ad altre location. La presenza della natura, della Physis e dell’humanitas, insieme alle Latomie, ha colpito profondamente il curatore.
Le latomie e il loro significato
Le Latomie, antiche cave di pietra, costituiscono un elemento centrale della mostra. Pizzi ha spiegato che questi luoghi non solo sono stati utilizzati per estrarre i materiali necessari alla costruzione di templi e monumenti, ma rappresentano anche un capitolo della storia umana. “Ma chi è che ha realizzato tutto questo? L’ha fatto l’uomo: quindi i prigionieri, gli schiavi, che lavoravano all’interno e che vivevano questi posti,” ha affermato, evidenziando il legame tra l’arte e la storia.
Il pathos evocato da queste grotte ha convinto Pizzi a sviluppare un’esposizione che non solo mette in risalto l’arte di Mitoraj, ma invita anche a riflettere sulle radici culturali e storiche della Sicilia. La mostra non è solo un’esperienza visiva, ma un viaggio emozionale che connette il pubblico con la storia e le tradizioni dell’isola, rendendo omaggio a un’eredità che continua a vivere attraverso l’arte.
Concludendo, la mostra “Lo sguardo – Humanitas Physis” si propone come un’importante occasione per esplorare l’interazione tra arte, mito e storia, in un contesto unico come quello della Sicilia.