Mostre in Sicilia: 29 opere di Mitoraj, Patané sottolinea l’importanza dell’evento

Franco Fogli

Settembre 22, 2025

Il 22 settembre 2025, il direttore della produzione esecutiva Paolo Patanè ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla mostra dedicata all’artista polacco Igor Mitoraj, intitolata “Lo sguardo – Humanitas Physis”. Questo evento, che si concluderà il 31 ottobre, presenta un totale di 29 opere monumentali dislocate in tre luoghi emblematici della Sicilia: il Parco Archeologico Neapolis, il Castello Maniace a Ortigia e Ragalna, situata sull’Etna. La mostra ha attirato l’attenzione di collezionisti e appassionati d’arte, grazie anche alle performance artistiche curate da Gisella Calì, docente di musical theatre, che ha creato spettacoli immersivi ispirati ai quattro elementi naturali.

Un’esperienza artistica unica

Paolo Patanè ha descritto l’esposizione come una delle più articolate mai realizzate per l’artista, sottolineando la diversità dei tre siti che ospitano le opere. Ortigia, la Neapolis e l’Etna offrono un contesto unico per le sculture di Mitoraj, che sembrano quasi emergere dai luoghi stessi in cui sono collocate. Patanè ha evidenziato l’importanza di queste location, sia sotto il profilo archeologico che naturalistico, rendendole particolarmente adatte a raccontare la grandezza dell’arte contemporanea.

La mostra non si limita a esporre opere d’arte, ma intende anche trasmettere un messaggio profondo sulla condizione umana. “Non si tratta di rappresentare la fragilità dell’uomo, ma piuttosto il suo coraggio e la capacità di autodeterminazione”, ha affermato Patanè. Il percorso espositivo invita il pubblico a passare dal semplice guardare al vedere, un processo che implica consapevolezza e scelta. Le opere di Mitoraj, con la loro monumentalità, riescono a veicolare questi temi, rendendo l’esperienza coinvolgente e significativa.

Il legame tra arte e contemporaneità

Un altro aspetto fondamentale della mostra è il dialogo tra i siti archeologici e la contemporaneità. Patanè ha messo in evidenza come i luoghi storici possano comunicare con il presente, offrendo una visione culturale che risponde alle esigenze attuali. “La sfida è replicare questo modello anche in altre località”, ha detto, suggerendo che l’arte di Mitoraj e di altri artisti potrebbe contribuire a raccontare storie di grandezza e spessore culturale.

La mostra “Lo sguardo – Humanitas Physis” non è solo un’esposizione di opere d’arte, ma un invito a riflettere su come l’arte possa influenzare la nostra percezione del mondo e la nostra identità. Concludendo, Patanè ha espresso la sua speranza che eventi simili possano avvenire in altri luoghi, affinché l’arte continui a svolgere un ruolo cruciale nel dialogo tra passato e presente.

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