Ucraina: attacco russo al confine, la Polonia mobilita i suoi caccia

Franco Fogli

Settembre 21, 2025

La Polonia ha alzato il livello di allerta dopo le recenti incursioni aeree russe, che hanno sollevato preoccupazioni significative tra i Paesi limitrofi. Il 21 settembre 2025, Varsavia ha deciso di attivare i propri jet da combattimento in risposta agli attacchi aerei russi che hanno colpito l’Ucraina, in particolare nei pressi del confine occidentale. Questa decisione è stata comunicata dal Ministero della Difesa polacco attraverso un post sui social media, evidenziando l’intensificarsi delle operazioni aeree in risposta all’attività militare russa.

L’aviazione polacca, supportata dai suoi alleati, ha messo in allerta i propri sistemi di difesa aerea, dimostrando una prontezza operativa in un contesto di crescente tensione. Le operazioni hanno avuto inizio dopo che Mosca ha lanciato un attacco massiccio su Kiev, colpendo obiettivi strategici che hanno sollevato timori di un possibile sconfinamento nel territorio polacco. Il Ministro della Difesa ha dichiarato che le coppie di caccia sono state immediatamente attivate e che i sistemi di sorveglianza e difesa sono stati messi in massima allerta.

La reazione dell’estonia e il ruolo della nato

L’Estonia, anch’essa preoccupata per le incursioni russe, ha espresso il proprio sostegno alla NATO. Hanno Pevkur, Ministro della Difesa estone, ha elogiato la risposta dell’alleanza militare, sottolineando che gli F-35 italiani hanno partecipato attivamente all’intercettazione di tre caccia russi nello spazio aereo estone. Pevkur ha affermato che la NATO ha dimostrato di funzionare in modo efficace, evidenziando che, se necessario, l’alleanza era pronta a ricorrere all’uso della forza.

In un’intervista con la televisione pubblica estone, Pevkur ha confermato che il Paese è in grado di difendere il proprio spazio aereo grazie alla cooperazione con gli alleati. Ha inoltre rivelato che sono in corso consultazioni tra i membri della NATO per affrontare la situazione e che l’Estonia sta intensificando le proprie capacità di difesa contro droni e altre minacce aeree. Il Ministro ha messo in guardia contro le provocazioni russe, sottolineando come queste siano parte di una strategia volta a distogliere l’attenzione dei Paesi occidentali dal supporto all’Ucraina.

Dopo l’incursione aerea, l’Estonia ha invocato l’articolo 4 della NATO, richiedendo consultazioni con gli alleati. Il premier estone, Kristen Michal, ha dichiarato che tali violazioni non possono essere tollerate e che il governo è determinato a garantire la sicurezza del Paese. L’articolo 4 è stato attivato in diverse occasioni, l’ultima delle quali risale a poche settimane fa, quando la Polonia ha denunciato l’invasione del proprio spazio aereo da parte di droni russi.

Incontro tra zelensky e trump all’assemblea generale dell’uno

Volodymyr Zelensky, premier ucraino, ha annunciato che incontrerà Donald Trump durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York la prossima settimana. In un’intervista, il leader ucraino ha rivelato che discuterà con il presidente degli Stati Uniti riguardo alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e alle sanzioni contro la Russia, evidenziando l’importanza di un sostegno continuo da parte della comunità internazionale.

Attacchi russi massicci in ucraina

Il giorno dopo l’incursione russa nello spazio aereo estone, Zelensky ha denunciato un attacco massiccio da parte della Russia contro l’Ucraina, con il lancio di circa 40 missili e 580 droni. Le aree colpite includono Dnipro, Mykolaiv, Chernihiv e Zaporizhzhia, oltre a diverse località nelle regioni di Poltava, Kiev, Odessa, Sumy e Kharkiv. Il premier ha sottolineato che gli attacchi mirano a colpire infrastrutture civili e residenziali, evidenziando che la Russia sta attuando una strategia deliberata per terrorizzare i civili e distruggere le capacità economiche dell’Ucraina.

Zelensky ha ribadito che ogni attacco non ha giustificazioni militari, ma è parte di un piano strategico della Russia. Ha sollecitato un’azione collettiva per rafforzare la difesa aerea, aumentare le forniture di armi e ampliare le sanzioni contro la Russia, per garantire la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa.

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