Il 21 settembre 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso la sua insoddisfazione nei confronti del leader russo, Vladimir Putin, durante un intervento a Mount Vernon. In questa occasione, Trump ha ribadito il suo desiderio di una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina, ma ha anche manifestato una certa delusione per la mancanza di progressi. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto alle affermazioni di Trump, confermando che anche Putin è interessato a trovare una soluzione pacifica alla crisi ucraina.
Le dichiarazioni di Peskov e la posizione russa
Il portavoce del Cremlino ha sottolineato che il presidente russo continua a essere aperto al dialogo per risolvere la questione ucraina. Peskov ha dichiarato: “Contiamo sugli Stati Uniti e sul presidente Trump affinché lavorino per aiutare in questa questione. Vedremo cosa ne verrà fuori”. Tuttavia, ha anche criticato l’atteggiamento del governo ucraino e dei Paesi europei, accusandoli di alimentare l’escalation del conflitto. Peskov ha affermato che Kiev e le nazioni europee stanno facendo tutto il possibile per prolungare la guerra e incoraggiare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a perseverare nel conflitto.
Trump e il suo rapporto con Putin
Durante il suo discorso, Trump ha espresso la sua convinzione che sarebbe stato facile porre fine al conflitto in Ucraina, grazie al suo presunto buon rapporto con Putin. Tuttavia, ha espresso la sua delusione per il comportamento del leader russo, affermando: “Pensavo sarebbe stata la cosa più facile”. Il presidente americano ha anche lanciato un monito all’Europa riguardo all’acquisto di petrolio russo, esprimendo la sua frustrazione per il fatto che gli europei continuino a importare petrolio dalla Russia nonostante la crisi in corso.
Tensioni tra Stati Uniti e Russia e le azioni di Putin
Nonostante i tentativi di Peskov di inviare messaggi concilianti a Trump, la situazione sul campo rimane tesa. Il presidente russo ha intensificato le operazioni militari in Ucraina, con raid quotidiani che continuano a colpire il territorio ucraino. Solo due giorni fa, Putin ha dichiarato che oltre 700.000 soldati russi sono attualmente impegnati nel conflitto. Ha anche sottolineato l’importanza degli investimenti nella difesa, affermando che il settore sta evolvendo e che le risorse sono necessarie per il progresso. Tuttavia, il bilancio russo ha registrato un deficit record nei primi mesi dell’anno, evidenziando le difficoltà economiche del paese.
La situazione rimane complessa e le dichiarazioni di Trump e Peskov riflettono le tensioni persistenti tra Stati Uniti e Russia, mentre il conflitto in Ucraina continua a rappresentare una sfida significativa per la diplomazia internazionale.