La premier Giorgia Meloni ha partecipato alla festa di Gioventù Nazionale, tenutasi il 21 settembre 2025 presso il Fenix, dove è stata calorosamente accolta da un coro che intonava “C’è solo un presidente”. Durante il suo intervento, Meloni ha espresso gratitudine per l’affetto ricevuto e ha sottolineato l’importanza dell’entusiasmo mostrato dai giovani del suo partito, Fratelli d’Italia (FdI).
Il ruolo dei giovani nel movimento
Nel suo discorso, Meloni ha elogiato i dirigenti del movimento giovanile, definendoli un “spettacolo” e riconoscendo il loro ruolo fondamentale nell’affermare un’identità e un’autonomia. Ha chiarito che il loro impegno va oltre il semplice sostegno a un leader, evidenziando come i giovani presenti siano capaci di pensare con la propria testa e non si limitino a ripetere ciò che viene loro detto dai media o da una ristretta cerchia di social network.
Le parole su Charlie Kirk
Un momento significativo del suo intervento è stato dedicato a Charlie Kirk, un noto attivista statunitense, recentemente scomparso. Meloni ha criticato l’ipocrisia di coloro che, mentre si scagliavano contro i giovani di FdI, non hanno reagito a un post offensivo di sedicenti antifascisti che ritraeva Kirk in modo degradante. La premier ha dichiarato: “Non ci facciamo fare la morale da questa gente, e siamo fieri e orgogliosi di non essere come loro”.
Meloni ha poi posto una domanda provocatoria: “Perché Charlie Kirk faceva così paura?” Ha spiegato che la risposta è evidente, considerando le reazioni di chi ha celebrato la sua morte. Ha citato persone che hanno stampato magliette con immagini inquietanti di Kirk, sottolineando come la sua figura fosse temuta per la sua capacità di smontare le narrazioni mainstream attraverso la logica e per aver dato voce a una maggioranza silenziosa.
Resistenza e coraggio
La premier ha ribadito la determinazione del suo movimento a non cedere a tentativi di censura o intimidazioni, affermando che il coraggio e la consapevolezza acquisita nel tempo li hanno sempre resi più forti. Ha ricordato i tempi in cui si rischiava la vita per esprimere opinioni, affermando che queste esperienze hanno forgiato la loro resistenza. Meloni ha dichiarato: “Non avremo paura dei tentativi di censura, degli insulti, delle minacce”.
Un messaggio di costruzione
Concludendo il suo intervento, Meloni ha sottolineato la differenza tra il suo movimento e quelli che criticano: “Non siamo come loro, non lo diventeremo mai”. Ha espresso rispetto per chi ha opinioni diverse, ma ha anche messo in guardia contro il nichilismo, affermando che il suo gruppo è cresciuto con l’idea di costruire piuttosto che distruggere. La sua riflessione ha messo in evidenza l’indignazione globale suscitata dalla morte di Kirk, enfatizzando l’importanza del dialogo e della comprensione reciproca.