Il 21 settembre 2025, il medico palestinese-boliviano Refaat Alathamna ha lanciato un accorato appello dall’interno della Striscia di Gaza, dove si trova intrappolato insieme alla sua famiglia. Alathamna, specialista in anestesia e terapia intensiva, ha condiviso la sua drammatica situazione, evidenziando le difficoltà quotidiane che affronta sia nel suo luogo di lavoro, l’Ospedale Nasser, che nel campo profughi di Al-Maghazi, dove vive con la moglie e i cinque figli, il più piccolo dei quali ha solo 4 anni. La sua richiesta è rivolta in particolare al governo italiano, affinché possa intervenire per facilitare un’evacuazione.
La vita di refaat alathamna
La vita di Refaat Alathamna è segnata da un’angoscia costante. Ogni giorno, l’ospedale in cui lavora riceve un flusso incessante di feriti, mentre lui e la sua famiglia lottano per sopravvivere in un contesto di crescente pericolo. La sua situazione è ulteriormente complicata dalla salute precaria di uno dei figli e di un familiare. Un anno e mezzo fa, Alathamna ha contattato il governo boliviano per chiedere un’evacuazione, ma senza l’autorizzazione di Israele, ogni tentativo risulta vano.
Richiesta di aiuto al governo italiano
Il dottore ha sottolineato che il governo boliviano, privo di relazioni diplomatiche con Israele, necessita dell’intercessione di un paese terzo. “Faccio appello al governo italiano e al Ministero degli Esteri affinché possano avviare trattative con Israele per la nostra evacuazione da Gaza“, ha dichiarato Alathamna. Attualmente, grazie al supporto dell’ambasciata boliviana, c’è la possibilità di essere inclusi in una lista di evacuati, ma è fondamentale ricevere l’autorizzazione diplomatica.
Situazione sanitaria critica
La situazione sanitaria della sua famiglia è critica. Alathamna ha rivelato che uno dei suoi figli soffre di gravi problemi renali, mentre sua madre, colpita da un ictus, ha bisogno di cure specialistiche che non possono essere fornite a Gaza. “Abbiamo bisogno di tornare in Bolivia, ma l’unica possibilità è passare per l’Italia per ricevere le necessarie visite mediche”, ha aggiunto il medico, evidenziando la precarietà della loro esistenza.
La lotta quotidiana per la vita
Dal 7 ottobre 2023, Alathamna ha lavorato all’Ospedale Europeo di Gaza, ma senza ricevere stipendio e sotto la costante minaccia alla sua sicurezza. In seguito, è stato trasferito all’Ospedale Nasser, dove continua a prestare servizio. Ogni giorno è una lotta per la vita, e il suo desiderio di salvare la sua famiglia è più forte che mai, mentre il tempo scorre inesorabile e la loro esistenza rimane appesa a un filo.