Roberto Russo, regista e fotografo di fama, è deceduto oggi, 21 settembre 2025, all’età di 77 anni, presso una residenza assistenziale sanitaria di Roma. La notizia della sua scomparsa ha colpito il mondo del cinema e della cultura, dato il suo legame duraturo con l’attrice Monica Vitti. I funerali si svolgeranno martedì 23 settembre, alle ore 10.30, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, in coincidenza con il giorno in cui Russo avrebbe compiuto 78 anni.
La vita e il legame con Monica Vitti
Roberto Russo ha conosciuto Monica Vitti quando entrambi lavoravano sul set di “Teresa la ladra”, diretto da Carlo Di Palma. All’epoca, Russo aveva 25 anni mentre Vitti ne aveva 41. Questo incontro ha segnato l’inizio di una relazione che è durata cinquant’anni, caratterizzata da riservatezza e discrezione. Nonostante il loro lungo legame, la coppia ha sempre preferito mantenere un profilo basso, lontano dai riflettori e dalla stampa. Si sono sposati il 28 settembre 2000, dopo un fidanzamento di 17 anni, in una cerimonia tenutasi al Campidoglio di Roma.
Negli ultimi anni, la vita di Russo è stata segnata dalla malattia degenerativa che ha colpito Vitti. Russo ha assunto il ruolo di custode della loro intimità, evitando di esporre la malattia della compagna al pubblico. Nessuna immagine di Vitti malata è mai stata diffusa e le dichiarazioni riguardanti la loro vita privata sono sempre state rare. Dopo la scomparsa di Monica Vitti, avvenuta il 2 febbraio 2022, Russo ha progressivamente ridotto la sua presenza pubblica, ritirandosi in un silenzio che ha contraddistinto la sua esistenza.
Carriera e riconoscimenti
Nato e cresciuto a Roma, Roberto Russo ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’arte come fotografo, prima di intraprendere la strada della regia. Il suo debutto alla regia risale al 1983 con il film “Flirt”, che ha visto come protagonista Monica Vitti, affiancata da Jean-Luc Bideau e Alessandro Haber. La pellicola ha ottenuto un notevole successo, tanto da far guadagnare a Vitti l’Orso d’argento come miglior attrice al Festival di Berlino, mentre Russo ha ricevuto il David di Donatello come miglior regista esordiente.
Successivamente, Russo ha diretto “Francesca è mia” nel 1986, sempre con Vitti nel ruolo principale e con la sceneggiatura di Vincenzo Cerami. Entrambi i film hanno visto la collaborazione di grandi nomi della musica italiana per la colonna sonora, con Francesco De Gregori che ha composto il mini-lp “La donna cannone” per “Flirt” e Tullio De Piscopo per “Francesca è mia”.
Ultimi anni e malattia
Roberto Russo ha affrontato una malattia che lo ha colpito nel 2023, portandolo a trascorrere gli ultimi mesi della sua vita in una struttura sanitaria a Roma. La sua scomparsa avvenuta oggi è stata accolta con grande tristezza, sottolineando la perdita di una figura importante del panorama culturale italiano. Russo ha sempre scelto di vivere la sua vita in modo discreto, lontano dalle luci della ribalta, e la sua morte segna la fine di un’era per chi ha amato il cinema e l’arte in generale.
La sua eredità, però, continuerà a vivere attraverso le opere che ha creato e il profondo impatto che ha avuto nella vita di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui.