Nella notte del 20 settembre 2025, l’Ucraina ha subito un pesante attacco da parte della Russia, con un bilancio provvisorio che conta tre vittime e numerosi feriti. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato l’operazione, descrivendola come un “attacco massiccio” che ha coinvolto lanci di circa 40 missili e 580 droni contro diverse località del paese.
Il contesto dell’attacco
L’attacco ha colpito in particolare la città di Dnipro e le sue aree circostanti, ma anche le regioni di Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Poltava, Kiev, Odessa, Sumy e Kharkiv. Zelensky ha specificato che il nemico ha preso di mira non solo le infrastrutture strategiche, ma anche le zone residenziali e le aziende civili, evidenziando la brutalità dell’operazione. Un missile, in particolare, ha colpito un edificio residenziale a Dnipro, causando danni ingenti.
Le dichiarazioni di Zelensky
In un post pubblicato su X, Zelensky ha sottolineato che ogni attacco di questo tipo non ha una giustificazione militare, ma rappresenta una “strategia deliberata della Russia per terrorizzare i civili e distruggere le nostre infrastrutture“. Il presidente ha poi ribadito la capacità dell’Ucraina di difendere non solo se stessa, ma anche l’Europa intera. Tuttavia, ha avvertito che per garantire una difesa efficace è necessario un intervento coordinato a livello internazionale, che preveda il rafforzamento della difesa aerea, l’aumento delle forniture di armi e l’ampliamento delle sanzioni contro la Russia e i settori che ne finanziano le operazioni militari.
Le conseguenze dell’attacco
Questo attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Ucraina e Russia, con il conflitto che continua a causare gravi perdite umane e materiali. La risposta della comunità internazionale sarà cruciale nel determinare l’andamento della situazione. La richiesta di Zelensky di un’azione congiunta per migliorare la sicurezza e la difesa del paese rappresenta un appello alla solidarietà e alla cooperazione tra le nazioni, mentre l’Ucraina continua a fronteggiare una crisi umanitaria e militare di vasta portata.
L’attacco della notte scorsa evidenzia la necessità di un monitoraggio attento e di una risposta tempestiva da parte della comunità internazionale per supportare l’Ucraina in questo momento critico.