Il 19 settembre 2025, il Washington Post ha riportato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha firmato un accordo per l’erogazione di 400 milioni di dollari in aiuti militari a Taiwan. Questa decisione arriva mentre Trump è impegnato in negoziati con la Cina, in attesa di un accordo commerciale e di un possibile vertice con il presidente cinese Xi Jinping.
L’assenza della firma per i fondi militari rappresenta un cambiamento significativo nella politica americana nei confronti di Taiwan, un’isola che Pechino considera parte del proprio territorio. Le informazioni sono state confermate da cinque fonti diverse, secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense. Due di queste fonti hanno rivelato che il pacchetto di aiuti avrebbe potuto includere armamenti più avanzati rispetto a quelli già forniti, come munizioni e droni.
Il contesto della decisione di Trump
Nel 1979, gli Stati Uniti hanno interrotto il riconoscimento diplomatico di Taiwan come governo cinese, ma continuano a fornire supporto militare all’isola. Sotto la presidenza di Joe Biden, Washington ha approvato oltre 2 miliardi di dollari in aiuti militari a Taiwan. Tuttavia, Trump ha espresso la sua opposizione all’invio di armi senza un compenso finanziario, una posizione simile a quella adottata nei confronti dell’Ucraina.
In agosto, funzionari della difesa di Taiwan e degli Stati Uniti si sono incontrati ad Anchorage, in Alaska, per discutere un potenziale accordo sugli armamenti. Secondo il Washington Post, questo accordo potrebbe avere un valore di diversi miliardi di dollari e includere droni, missili e sensori per il monitoraggio costiero di Taiwan.
Il presidente della Commissione per le Forze Armate del Senato degli Stati Uniti, in visita a Taiwan alla fine di agosto, ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Stati Uniti e Taiwan. Il senatore repubblicano Roger Wicker ha affermato che il rafforzamento della cooperazione militare è fondamentale per mantenere le libertà e garantire la sicurezza dell’isola.
Le tensioni con la Cina e le risposte di Taiwan
Negli ultimi anni, Taiwan ha visto un aumento della pressione militare da parte della Cina, il che ha spinto l’isola a incrementare la propria spesa per la difesa. Il Ministero della Difesa taiwanese prevede di richiedere un bilancio straordinario che potrebbe arrivare a 28 miliardi di euro, una cifra record per il paese.
La crescente preoccupazione per le ambizioni cinesi ha portato Taiwan a intensificare i suoi sforzi di difesa, mentre gli Stati Uniti continuano a incoraggiare l’isola a rafforzare le proprie capacità militari. La situazione rimane delicata, con il governo di Taipei che cerca di mantenere relazioni solide con Washington mentre affronta le sfide poste da Pechino.
In un contesto internazionale complesso e in continua evoluzione, la questione degli aiuti militari a Taiwan e le relazioni tra Stati Uniti e Cina rimangono al centro dell’attenzione, con ripercussioni significative per la sicurezza e la stabilità nella regione asiatica.