Napoli, il miracolo di san Gennaro si ripete: il sangue si è liquefatto

Marianna Ritini

Settembre 19, 2025

Il 19 settembre 2025, alle ore 10.07, si è verificato il tradizionale miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. L’evento ha suscitato grande attesa tra i fedeli che si sono riuniti nel Duomo della città, pronti a assistere a questo momento di devozione e spiritualità. Il cardinale don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, ha guidato la cerimonia, affiancato dall’abate monsignor Vincenzo De Gregorio e da importanti figure politiche locali.

Inizio della celebrazione

L’evento è iniziato con l’apertura della cassaforte che contiene le ampolle con il sangue del santo. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in qualità di presidente della Deputazione di San Gennaro, ha avuto un ruolo centrale nell’organizzazione della celebrazione. Le reliquie sono state portate all’altare maggiore della cattedrale, dove si è svolta la celebrazione eucaristica, culminata con l’atteso annuncio della liquefazione.

Partecipazione di personalità

La cerimonia ha visto la partecipazione di personalità di spicco. Nella prima fila, si sono distinti l’ex presidente della Camera e candidato alle elezioni regionali per il centrosinistra, Roberto Fico, e l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La loro presenza ha sottolineato l’importanza culturale e religiosa dell’evento, che continua a rappresentare un momento di unione per la comunità napoletana.

Tradizione e significato

La liquefazione del sangue di San Gennaro è un rito che si ripete ogni anno, attirando visitatori e devoti da ogni parte del mondo. Questo fenomeno, considerato un segno di protezione per la città, è atteso con fervore e rispetto. La tradizione affonda le radici nella storia di Napoli e continua a rappresentare un elemento fondamentale dell’identità culturale e religiosa della città.

Emozione e significato sociale

In un clima di grande emozione, i presenti hanno assistito con trepidazione al miracolo, che è stato accolto da applausi e manifestazioni di gioia. La celebrazione ha avuto un forte significato non solo religioso, ma anche sociale, unendo diverse generazioni e ceti all’interno di una delle tradizioni più significative della città.

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