Gaza, Stati Uniti bloccano risoluzione Onu per una tregua immediata. Hamas minaccia gli ostaggi

Marianna Ritini

Settembre 19, 2025

Il 19 settembre 2025, gli Stati Uniti hanno esercitato il loro diritto di veto su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che richiedeva un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza. La risoluzione, sostenuta dagli altri 14 membri del Consiglio, denunciava la grave crisi umanitaria che affligge Gaza e chiedeva la rimozione delle restrizioni sugli aiuti umanitari per i 2,1 milioni di palestinesi residenti nella regione. Gli Stati Uniti hanno giustificato il loro veto affermando che il testo non condannava in modo adeguato le azioni di Hamas.

Hamas minaccia: “Nessun ostaggio sarà salvato”

Il comando delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che l’inizio di un’operazione militare a Gaza implica che “il nemico non otterrà alcun ostaggio vivo o morto”. Questa affermazione è stata fatta in risposta all’intensificazione delle operazioni militari israeliane nella città di Gaza. Hamas ha specificato che gli ostaggi israeliani sono attualmente distribuiti nei quartieri della città e che non verranno presi provvedimenti a favore della loro sicurezza, a meno che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non decida di interrompere le operazioni. Il comunicato avverte che la guerra di logoramento intrapresa da Israele porterà a un aumento delle perdite umane e dei prigionieri.

Disaccordo tra Trump e Starmer sulla Palestina

In un incontro a Londra, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso il suo disaccordo con il primo ministro britannico Keir Starmer riguardo ai piani del Regno Unito di riconoscere la Palestina come Stato. Durante una conferenza stampa, Trump ha sottolineato le atrocità commesse da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre e ha ribadito la sua priorità: il rilascio degli ostaggi. Ha descritto il 7 ottobre come uno dei giorni più violenti della storia, esprimendo la sua volontà di porre fine al conflitto e di garantire il ritorno immediato degli ostaggi. Dall’altro lato, Starmer ha definito la situazione a Gaza “intollerabile” e ha sottolineato l’urgenza di intensificare gli sforzi umanitari per aiutare la popolazione colpita.

Le tensioni internazionali continuano a crescere mentre le operazioni militari in corso e le dichiarazioni politiche si intrecciano in un contesto di crisi umanitaria sempre più profonda.

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