Alla ripresa dell’udienza preliminare, che si è svolta oggi, 18 settembre 2025, presso il Tribunale di Verbania, tre degli imputati coinvolti nella tragedia della funivia del Mottarone hanno avanzato la richiesta di patteggiamento. I soggetti interessati sono Luigi Nerini, proprietario delle Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio, direttore di esercizio, e Gabriele Tadini, caposervizio dell’impianto. La procura ha espresso un parere favorevole a questa soluzione, già proposta lo scorso giugno, con l’obiettivo di accelerare la conclusione della vicenda.
L’incidente e le sue conseguenze
L’incidente che ha portato a questi procedimenti legali risale al 23 maggio 2021, quando una cabina della funivia è precipitata al suolo, causando la morte di 14 persone. Questo tragico evento ha scosso profondamente la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli impianti di risalita.
Richiesta di proscioglimento
In aggiunta, la procura ha richiesto il proscioglimento per due manager della Leitner, azienda coinvolta nella gestione e manutenzione della funivia. La decisione di richiedere il proscioglimento riflette un’analisi approfondita delle responsabilità legali legate all’incidente. La procura ha ritenuto che non vi siano elementi sufficienti per procedere contro i dirigenti della Leitner, suggerendo che le loro azioni non siano state determinanti nel verificarsi della tragedia.
Riflessioni sulla sicurezza degli impianti
La questione del patteggiamento e del proscioglimento si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla sicurezza degli impianti di risalita in Italia. Dopo l’incidente del Mottarone, sono state avviate indagini e verifiche su altre funivie e impianti simili, con l’intento di prevenire futuri incidenti e garantire la sicurezza dei passeggeri. La discussione in aula oggi ha messo in luce le complessità legali e morali che circondano un caso di tale gravità , evidenziando le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti e le conseguenze delle loro azioni.
Interesse pubblico e attese future
Il processo continua a suscitare grande interesse e preoccupazione tra i cittadini, che attendono con ansia l’esito delle decisioni giudiziarie e la possibilità di una maggiore sicurezza per gli impianti di risalita in futuro.