L’annuncio di lavoro per un parrucchiere gay genera polemiche e discussioni

Franco Fogli

Settembre 18, 2025

Un parrucchiere di Montesilvano, in provincia di Pescara, ha scatenato un acceso dibattito sui social network a causa di un controverso annuncio di lavoro. Il 18 settembre 2025, Alessandro Tacconelli, titolare di un salone di bellezza, ha pubblicato un post su Facebook in cui cercava un “parrucchiere uomo gay con partita Iva”. L’inserzione ha sollevato una serie di critiche e polemiche, portando a una vivace discussione tra utenti, che si sono divisi tra sostenitori e detrattori dell’iniziativa.

Il contenuto dell’annuncio

L’annuncio di lavoro è stato redatto da Tacconelli, coiffeur con anni di esperienza nel settore. La richiesta specifica di un parrucchiere uomo gay è stata motivata dall’idea che professionisti appartenenti alla comunità LGBTQ+ possano avere una “marcia in più” nel campo dell’arte e della moda. “Cerchiamo un parrucchiere uomo gay, specializzato nel settore femminile, da inserire immediatamente con formula di affitto poltrona”, ha dichiarato Tacconelli, sottolineando l’urgenza di trovare personale per il suo salone. Nonostante le critiche ricevute, l’annuncio è stato rimosso, ma il parrucchiere ha affermato che continuerà a cercare candidati attraverso altri canali.

Le reazioni e le difese del parrucchiere

La reazione degli utenti è stata polarizzata. Molti hanno accusato Tacconelli di praticare una forma di discriminazione, mentre altri hanno difeso la sua posizione, sostenendo che non vi sia nulla di offensivo nella richiesta. Tacconelli ha ribadito che la scelta non è motivata da pregiudizi, ma piuttosto dalla sua convinzione che i parrucchieri gay possano offrire un servizio migliore grazie alla loro sensibilità e attenzione verso la clientela. “Non capiamo perché tutto questo polverone mediatico. Hanno charme, maggiore attenzione verso la clientela e le donne si fidano e si confidano con loro”, ha dichiarato il parrucchiere.

Il contesto professionale e sociale

Tacconelli, 43 anni, ha lavorato per oltre due decenni nel settore della bellezza e ha espresso la necessità di avere un collaboratore affidabile e preparato. La sua affermazione che la comunità LGBTQ+ ha spesso affrontato discriminazioni è un punto centrale della sua difesa. “Non abbiamo fatto nulla di male, né escluso nessuno. Anzi, stiamo sostenendo una categoria che spesso è vittima di discriminazioni”, ha aggiunto. Nonostante le polemiche, il parrucchiere ha dichiarato di voler proseguire la sua ricerca di personale, convinto che l’annuncio possa attrarre i giusti candidati in futuro.

La vicenda di Montesilvano si inserisce in un dibattito più ampio riguardo alla rappresentanza e alle opportunità nel mondo del lavoro, in particolare nel settore della bellezza, dove le dinamiche sociali e culturali giocano un ruolo significativo.

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