Il 18 settembre 2025, durante il XXII convegno annuale di Codau, Alberto Scuttari, presidente dell’organizzazione, ha sottolineato l’importanza della coopetizione tra le università italiane. Questo concetto rappresenta una strategia innovativa in cui le istituzioni accademiche, pur competendo per attrarre risorse umane, finanziarie e strumentali, collaborano in alcune aree tematiche cruciali, come la ricerca. L’evento si è tenuto in un contesto di crescente necessità di cooperazione, evidenziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha incoraggiato le università a lavorare insieme e a interagire con il settore privato.
Il concetto di coopetizione
Il termine coopetizione è emerso come un approccio strategico per le università italiane, che si trovano a fronteggiare sfide demografiche e finanziarie. Scuttari ha spiegato che, mentre le università competono per attrarre studenti e finanziamenti, è fondamentale che collaborino su progetti di rilevanza strategica. Questo approccio si estende a vari ambiti, dalla didattica innovativa alle infrastrutture, sia fisiche che digitali. La necessità di unire le forze è diventata evidente, soprattutto in un periodo in cui le strutture universitarie si sono evolute in risposta agli stimoli forniti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La sfida del finanziamento pubblico
Scuttari ha messo in evidenza la difficoltà di fare affidamento esclusivamente sul finanziamento pubblico per sostenere le università. Con il trend demografico attuale, le istituzioni devono affrontare una fase di transizione verso una gestione più sostenibile. La crescita dei costi, legata all’implementazione delle strutture sviluppate attraverso il Piano, richiede un approccio che vada oltre il semplice mantenimento. È essenziale che le università lavorino insieme per migliorare l’accesso all’istruzione superiore, garantendo che tutti i ragazzi abbiano pari opportunità di accesso.
L’importanza della collaborazione
Il messaggio chiave di Scuttari è chiaro: la collaborazione è fondamentale per affrontare le sfide future. Le università devono imparare a unire le forze per garantire un futuro sostenibile, non solo per il mantenimento delle strutture esistenti, ma anche per il miglioramento della qualità dell’istruzione. La cooperazione tra le istituzioni accademiche e il settore privato è cruciale per sviluppare progetti innovativi che possano realmente fare la differenza nel panorama educativo italiano. Con il supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le università hanno l’opportunità di costruire un futuro più solido e accessibile per tutti gli studenti.