Ue, Ey-Parthenon: Philip Morris International annuncia un’impronta da 290 miliardi e 43 miliardi di investimenti

Lorenzo Di Bari

Settembre 17, 2025

L’analisi dell’impatto economico di Philip Morris International (PMI) in Europa evidenzia un contributo significativo nel periodo 2019-2023, con un valore totale stimato di quasi 290 miliardi di euro. Questo studio, realizzato da EY e Parthenon, è stato presentato il 17 settembre 2025 presso l’Autoworld di Bruxelles. La multinazionale, che ha sede legale nel Connecticut e quartier generale a Losanna, ha mostrato come le sue attività abbiano inciso profondamente sull’economia europea.

Il contributo economico di PMI in europa

Secondo le stime fornite da EY e Parthenon, il contributo annuale medio di PMI si attesta a circa 57 miliardi di euro, un valore paragonabile al prodotto interno lordo (PIL) di diversi Stati membri dell’Unione Europea. Bart Deckers, senior partner di EY, ha sottolineato l’importanza dei 180 miliardi di euro versati ai vari Erari nazionali, evidenziando come questo rappresenti una fonte fondamentale di gettito fiscale per i governi europei. L’analisi dell’impatto economico di PMI si basa su diverse componenti, tra cui l’attività diretta dell’azienda, il valore creato per i rivenditori e il gettito fiscale generato.

L’impatto diretto delle operazioni di PMI è stimato in 94,1 miliardi di euro, mentre il valore creato per i rivenditori al dettaglio è di 13,7 miliardi di euro. Il gettito fiscale, che ammonta a 181,3 miliardi di euro, rappresenta un ulteriore aspetto cruciale dell’impronta economica dell’azienda.

Occupazione e investimenti

L’analisi ha rivelato che PMI ha generato circa un milione di posti di lavoro in Europa, di cui 21.600 diretti. Gli altri posti di lavoro sono stati creati indirettamente, con un moltiplicatore di 3,74 posti nella catena di fornitura per ogni posto diretto. Inoltre, l’azienda ha investito 19,6 miliardi di euro in circa 45.000 piccole e medie imprese (PMI) fornitrici, contribuendo a rafforzare l’ecosistema industriale europeo.

PMI ha anche dedicato oltre 2,3 miliardi di euro alla ricerca e sviluppo sul continente, sostenendo così l’innovazione e il progresso scientifico. Le esportazioni dall’Unione Europea hanno superato i 33 miliardi di euro, di cui 8,4 miliardi solo nel 2023, evidenziando l’importanza dell’azienda nel panorama commerciale europeo.

Impatto sulla filiera agricola

Un altro aspetto rilevante dell’impronta economica di PMI riguarda gli acquisti di foglie di tabacco. L’azienda ha speso 625 milioni di euro per sostenere gli agricoltori europei e le comunità agricole. In particolare, l’agricoltura italiana ha beneficiato di questi acquisti, con PMI che ha acquistato foglie per un valore di 377 milioni di euro dal 2019 al 2023. Altri acquisti significativi sono stati effettuati in Polonia (25 milioni di euro), Spagna (99 milioni) e Grecia (125,5 milioni).

Massimo Andolina, presidente per l’Europa di PMI, ha dichiarato che l’azienda ha investito oltre 14 miliardi di euro a livello globale dal 2008 per sviluppare e commercializzare prodotti innovativi privi di fumi. Questa strategia mira a porre fine all’era delle sigarette, trasformando il mercato e contribuendo a un progresso reale e positivo, supportato dall’Europa. Oggi, il 40% dei ricavi netti globali dell’azienda proviene da prodotti smoke-free, prodotti in 15 dei 19 stabilimenti produttivi europei.

×