Pensioni, Cuzzilla (Cida) sottolinea la necessità di scelte politiche audaci

Franco Fogli

Settembre 17, 2025

Il 17 settembre 2025, Stefano Cuzzilla, presidente di Cida, ha presentato all’evento dedicato all’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate il rapporto intitolato “La svalutazione delle pensioni in Italia“. Durante la conferenza, Cuzzilla ha evidenziato le ingiustizie subite dai pensionati italiani, sottolineando la necessità di scelte politiche più coraggiose per affrontare il problema.

Analisi della svalutazione delle pensioni

Lo studio, realizzato in collaborazione con Itinerari Previdenziali, si concentra sull’impatto dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni implementati negli ultimi trent’anni. Cuzzilla ha affermato che i dati presentati mettono in luce un paradosso inaccettabile: chi ha sostenuto il Paese per decenni si trova ora a fronteggiare una situazione di profonda ingiustizia economica. La ricerca ha messo in evidenza come le manovre finanziarie recenti abbiano aggravato la situazione, erodendo il potere d’acquisto delle pensioni e portando a un deterioramento delle condizioni di vita dei pensionati.

Diritti dei lavoratori e pensioni come salario differito

Cuzzilla ha richiamato l’attenzione sul fatto che la Costituzione italiana riconosce il diritto dei lavoratori a una protezione adeguata nella vecchiaia. Ha chiarito che le pensioni non devono essere considerate un privilegio, ma piuttosto un salario differito, il risultato del lavoro e dei contributi versati dai cittadini. In questo contesto, il presidente di Cida ha sottolineato l’importanza di garantire la tutela dei pensionati, affinché possano vivere dignitosamente dopo una vita di lavoro.

Impatto delle manipolazioni fiscali

Durante il suo intervento, Cuzzilla ha fornito dati significativi riguardo alla situazione delle pensioni in Italia. Ha denunciato come, negli ultimi trent’anni, le rendite pensionistiche siano state utilizzate come strumento fiscale e redistributivo, un abuso che ha avuto conseguenze devastanti per i pensionati. Le manipolazioni continue hanno ridotto il potere d’acquisto, portando a una perdita equivalente a un intero anno di pensione per molti. Queste affermazioni pongono l’accento sulla necessità di un cambiamento radicale nelle politiche previdenziali, affinché chi ha versato contributi per tutta la vita non si veda privato di quanto gli spetta.

L’evento ha messo in luce la crescente urgenza di affrontare le problematiche legate alla pensione in Italia, richiedendo un intervento deciso da parte delle istituzioni per garantire un futuro più equo a tutti i pensionati.

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