Il ministro pakistano per i Pakistani all’estero e lo Sviluppo delle risorse umane, Chaudhry Salik Hussain, ha visitato Roma il 17 settembre 2025, per discutere questioni legate all’immigrazione e ai corridoi legali. Durante un’intervista con l’agenzia Adnkronos, Hussain ha sottolineato l’importanza di promuovere percorsi legali per i migranti e di combattere l’immigrazione clandestina. Questa visita segue un incontro avvenuto a Islamabad il 7 maggio con il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, mirato a rafforzare la cooperazione tra i due Paesi.
Incontro e obiettivi della visita
Chaudhry Salik Hussain ha spiegato che la sua presenza a Roma è stata motivata dalla volontà di dimostrare l’impegno del Pakistan nel promuovere corridoi legali per i migranti. La visita si è svolta presso la sede della Stampa estera, dove il ministro ha evidenziato che l’incontro con Piantedosi rappresenta un passo importante nel seguire il memorandum d’intesa firmato a maggio. Hussain ha dichiarato: “E’ stato un incontro di follow-up dato che il nostro gruppo di lavoro congiunto si è riunito per la prima volta solo due giorni fa”. Domani, il ministro pakistano avrà anche un incontro con la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, per approfondire ulteriormente le tematiche legate all’occupazione e alle opportunità per i migranti pakistani in Italia.
Le preoccupazioni legate all’immigrazione clandestina
Durante la discussione, Hussain ha espresso la sua opinione riguardo alla questione dell’immigrazione clandestina, affermando che ogni nazione ha il diritto di adottare politiche che rispondano ai propri interessi. Ha sottolineato che l’Italia, come qualsiasi altro Paese, deve affrontare la questione dell’immigrazione in modo serio e strategico. “La preoccupazione dell’Italia per l’immigrazione clandestina, credo dovrebbe essere quella di ogni Paese“, ha dichiarato il ministro, aggiungendo che il Pakistan è pronto a collaborare per trovare soluzioni efficaci. L’obiettivo comune è quello di sviluppare sempre più corridoi legali che possano garantire un flusso controllato e legittimo di migranti.
Strategie e sfide per i migranti pakistani
Hussain ha anche parlato delle difficoltà che i migranti pakistani affrontano una volta giunti in Italia. Ha messo in evidenza che le barriere linguistiche e la comprensione delle norme sociali rappresentano sfide significative. Per affrontare queste problematiche, il governo pakistano sta lavorando per migliorare le competenze dei migranti, in particolare concentrandosi sulle cosiddette “soft skills“. “Penso quindi che queste sfide esistano e che dobbiamo affrontarle e superarle”, ha affermato. L’intento è quello di preparare i migranti affinché possano integrarsi più facilmente nella società italiana, acquisendo una buona conoscenza della lingua e della cultura locale.
Relazioni internazionali e sicurezza
Infine, il ministro pakistano ha toccato anche il tema delle relazioni con l’India, sottolineando che il Pakistan non ha mai avuto un atteggiamento aggressivo. Ha ricordato che, in seguito a eventi di tensione, come l’attacco terroristico a Pahalgam nel Kashmir, il Pakistan ha sempre condannato tali atti e ha chiesto la presentazione di prove concrete. Hussain ha concluso affermando che la collaborazione tra i Paesi è fondamentale, specialmente in un contesto di vicinanza geografica, e ha ribadito il desiderio di stabilire rapporti amichevoli con l’India.