Il 17 settembre 2025, a Milano, si è tenuta una conferenza stampa durante la quale è stata presentata la prima guida per migliorare la continuità dei trattamenti per le malattie infiammatorie croniche intestinali. Salvo Leone, direttore generale di Amici Italia, ha illustrato l’importanza di questo documento, definito il primo esempio di Consensus paper riguardante l’aderenza terapeutica in questo ambito. La guida non è destinata solo ai pazienti, ma anche ai professionisti del settore sanitario, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione clinica e il coinvolgimento attivo dei pazienti.
Le problematiche dell’aderenza terapeutica
Durante l’incontro, Leone ha condiviso i risultati di un’indagine condotta dall’associazione, evidenziando i principali fattori che influenzano l’aderenza terapeutica. Tra questi, gli effetti collaterali dei farmaci, percepiti o temuti, rappresentano una causa significativa, colpendo il 40% dei pazienti. Un altro elemento critico è la treatment fatigue, ovvero la stanchezza psicologica legata all’assunzione prolungata di farmaci, che interessa il 35% degli intervistati. Leone ha inoltre sottolineato che il 20% dei pazienti ha menzionato problemi legati alla comunicazione con i medici, difficoltà organizzative e una scarsa comprensione della cronicità , specialmente tra i giovani, che spesso faticano a comprendere il significato di “cronico” come “per sempre”. Il dato più allarmante emerso dall’indagine è che il 50% dei pazienti ha riferito di aver sperimentato almeno un episodio di non aderenza, sia volontaria che involontaria.
Strategie per migliorare la comunicazione
Leone ha proposto alcune strategie per affrontare queste problematiche. Un aspetto fondamentale è il miglioramento della comunicazione tra medico e paziente. In questo contesto, è cruciale adottare il modello dello share decision making, che prevede un processo decisionale condiviso. In questo approccio, il medico fornisce le informazioni scientifiche e il paziente condivide la propria esperienza personale. Questo metodo non solo favorisce una maggiore comprensione da parte del paziente, ma contribuisce anche a costruire un rapporto di fiducia tra i due.
Inoltre, Leone ha evidenziato l’importanza del supporto dei caregiver, specialmente per i pazienti anziani, che possono avere bisogno di assistenza nella gestione della loro terapia. I caregiver svolgono un ruolo cruciale nel garantire che i pazienti seguano le indicazioni terapeutiche e si sentano supportati nel loro percorso di cura. La guida presentata rappresenta quindi un passo significativo verso una maggiore consapevolezza e un miglioramento della qualità della vita per coloro che soffrono di malattie infiammatorie croniche intestinali.