Malattie croniche intestinali: guida pratica per clinici e pazienti sull’aderenza alle terapie

Marianna Ritini

Settembre 17, 2025

La gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici) richiede un’attenzione particolare all’aderenza terapeutica. Secondo un recente studio, non seguire le terapie prescritte può aumentare fino a cinque volte il rischio di riacutizzazione della malattia, con conseguenze significative per la qualità della vita dei pazienti e per la sostenibilità del sistema sanitario. In risposta a questa problematica, è stato pubblicato un documento dal titolo “Therapeutic adherence in inflammatory bowel disease: user guide from a multidisciplinary modified Delphi consensus”, che offre 12 indicazioni pratiche per migliorare l’aderenza alle terapie.

Presentazione del consensus paper a Milano

Il documento è stato presentato il 2 aprile 2025 a Milano, frutto di un lavoro collaborativo che ha coinvolto un panel multidisciplinare di esperti, tra cui gastroenterologi, psicologi e rappresentanti dell’associazione Amici Onlus, che si occupa delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino. Questo consensus paper raccoglie 12 affermazioni validate e propone raccomandazioni operative per facilitare l’aderenza terapeutica, promuovendo un approccio più personalizzato ed efficace nella gestione delle Mici.

Il processo di elaborazione del documento ha visto la partecipazione di 33 gastroenterologi italiani e membri del board scientifico, con l’obiettivo di analizzare le barriere all’aderenza e identificare i profili dei pazienti a rischio. Un elemento cruciale è stato il coinvolgimento diretto dei pazienti, attraverso un sondaggio condotto da Amici Onlus tra febbraio e giugno 2024, che ha raccolto oltre 800 risposte. I risultati hanno rivelato che l’età avanzata, la fragilità fisica e l’assenza di supporto sociale sono fattori determinanti per la non aderenza.

Le sfide dell’aderenza terapeutica

Il documento sottolinea che tra il 30% e il 60% dei pazienti non segue correttamente le terapie, con un rischio di riacutizzazione fino a cinque volte maggiore. Alessandro Armuzzi, responsabile dell’Unità operativa Malattie infiammatorie croniche intestinali dell’Istituto clinico Humanitas di Milano, ha evidenziato come la scarsa aderenza rappresenti un problema sottovalutato, con conseguenze cliniche e sociali rilevanti. È essenziale migliorare l’approccio terapeutico, tenendo conto delle esigenze reali dei pazienti per aumentare l’efficacia dei trattamenti.

Il consensus paper fornisce indicazioni pratiche per supportare gli operatori sanitari nell’identificazione dei pazienti a rischio e nel miglioramento della comunicazione medico-paziente. La semplificazione dei regimi terapeutici è riconosciuta come una leva fondamentale per migliorare l’aderenza, con il 75% dei pazienti che preferirebbe la somministrazione orale e il 22% che ritiene che una riduzione delle somministrazioni renderebbe più facile seguire la terapia.

Strategie per migliorare l’aderenza

Un altro aspetto cruciale del documento riguarda l’importanza della comunicazione tra medico e paziente. Secondo il consensus, un supporto psicologico adeguato può aumentare l’aderenza fino al 30% e ridurre le riacutizzazioni del 40%. Una comunicazione chiara e empatica è fondamentale per aiutare i pazienti a comprendere le indicazioni mediche e rafforzare la loro fiducia nel percorso di cura.

Oltre alla semplificazione delle cure, il documento suggerisce di prestare attenzione ai fattori legati allo stile di vita e di fornire supporto motivazionale. David Lazzari, direttore della Uoc Psicologia dell’azienda ospedaliera di Terni, ha sottolineato che il comportamento del paziente e la sua percezione della malattia sono elementi chiave nel percorso terapeutico. È fondamentale che i medici, insieme al team sanitario, costruiscano un’alleanza terapeutica basata sull’ascolto attivo e sull’empatia.

Il ruolo di Ferring Italia

Il progetto è stato realizzato con il supporto di Ferring Italia, che si impegna a migliorare l’aderenza terapeutica nelle Mici attraverso iniziative basate sull’ascolto e sulla condivisione multidisciplinare. Tommaso Salanitri, direttore medico di Ferring Italia, ha affermato che l’aderenza è una delle sfide principali nella gestione delle patologie croniche, in particolare nelle Mici. La collaborazione tra specialisti, pazienti e ricercatori è fondamentale per creare una guida utile nella pratica clinica quotidiana.

Ferring Italia punta a garantire che le terapie siano efficaci e accessibili, sostenendo la semplificazione terapeutica e una comunicazione efficace. Solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile assicurare che i pazienti possano beneficiare appieno delle cure disponibili.

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