La Treccani esplora la complessità e la ricchezza di Italo Calvino

Marianna Ritini

Settembre 17, 2025

A quarant’anni dalla morte di Italo Calvino, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani lancia un appello per ripristinare la complessità del suo pensiero, distogliendolo dalle letture superficiali che lo hanno ridotto a una mera leggerezza. Il presidente della Treccani, Carlo Maria Ossola, filologo di spicco, sottolinea l’importanza di rivedere l’opera di Calvino per riscoprire la sua profondità etica e poetica, spesso trascurata.

Il richiamo alla profondità di Calvino

Il 17 settembre 2025, Carlo Maria Ossola ha condiviso la sua visione riguardo all’importanza di Italo Calvino, scrittore originario di Santiago de Las Vegas de La Habana, nato il 15 ottobre 1923 e scomparso a Siena il 19 settembre 1985. Ossola invita a riflettere su come Calvino, considerato un grande moralista, abbia sempre cercato di infondere rigore e responsabilità in ogni sua parola. La sua opera, secondo Ossola, deve essere restituita alla sua essenza, lontana dalle interpretazioni semplicistiche che la relegano a una leggerezza superficiale.

Ossola, professore emerito al Collège de France, afferma che celebrare Calvino significa riconoscere la sua presenza nel ventesimo secolo, oltre a comprendere le sue intuizioni che rimangono attuali. Calvino, con il suo stile “siderale”, ha raccontato esperienze umane attraverso una lente di distacco, simile a quella dell’astronomia. Questo approccio non doveva essere visto come un tentativo di fuga dalla realtà, ma come un invito a esplorarla più a fondo, adottando una prospettiva temporale che abbraccia secoli.

La lezione di rigore e responsabilità

La ricerca di Calvino di un rigore morale si riflette in opere come “La memoria del mondo” del 1968. Ossola mette in evidenza come, in una delle ultime interviste rilasciate a Maria Corti, Calvino abbia identificato come tema centrale della sua formazione l’esperienza di un individuo in cerca di significato in un mondo vasto e spesso incomprensibile. Questa ricerca interiore è accompagnata da una forte istanza etica, che resta rilevante anche nel contesto contemporaneo.

Fin dai suoi esordi nel dopoguerra, Calvino ha collaborato con Elio Vittorini per sottolineare l’importanza di una “moralità nell’impegno” e di una “libertà nella responsabilità”. Ossola ricorda che, come ai tempi di Calvino, anche oggi la gravità delle situazioni richiede un approccio analitico, un forte senso della realtà e la consapevolezza delle conseguenze di ogni azione, parola e pensiero. L’appello di Ossola è chiaro: l’opera di Calvino deve essere riscoperta nella sua vera profondità, lontana dalle “flebili ali della leggerezza” che ne hanno offuscato il significato originale.

×