Ucraina, l’esercito di Kiev annuncia: “Starlink non funziona su tutta la linea del fronte”

Lorenzo Di Bari

Settembre 15, 2025

Nella mattinata del 15 settembre 2025, alle 7.28 ora locale, il sistema di comunicazioni di SpaceX, fondamentale per le operazioni militari e civili in Ucraina, ha subito un’interruzione totale. L’esercito ucraino ha segnalato che il guasto ha colpito l’intera linea del fronte, compromettendo le comunicazioni in una fase critica, in un contesto di bombardamenti russi che hanno devastato le infrastrutture tradizionali di telecomunicazione. Circa mezz’ora dopo, il servizio ha cominciato a essere ripristinato, come confermato da Robert Brovdi, responsabile dell’unità droni, attraverso un messaggio su Telegram.

Interruzione globale del servizio Starlink

Il malfunzionamento del sistema Starlink non ha colpito solo l’Ucraina, ma ha avuto ripercussioni anche a livello internazionale. Secondo quanto riportato da Downdetector, oltre 40.000 utenti in vari Paesi, tra cui Stati Uniti, Italia e Polonia, hanno segnalato disservizi. Questo evento segue un’altra interruzione del servizio avvenuta nel mese di luglio, che aveva già sollevato preoccupazioni riguardo l’affidabilità della rete di comunicazione di SpaceX in situazioni di emergenza.

La situazione ha destato allerta tra i militari ucraini, che dipendono fortemente da queste tecnologie per le loro operazioni quotidiane. La rapida segnalazione del guasto e il conseguente ripristino del servizio evidenziano l’importanza critica di Starlink nelle comunicazioni in tempo di guerra, dove ogni minuto conta e la capacità di coordinamento tra le forze sul campo può fare la differenza.

Reazioni diplomatiche e tensioni regionali

In un contesto di tensione crescente, l’ambasciata russa a Bucarest ha dichiarato che l’intrusione di un drone in Romania è da considerarsi una provocazione da parte di Kiev. L’ambasciatore Vladimir Lipaïev è stato convocato dal ministero degli Esteri rumeno, dove ha definito “infondata” la protesta di Bucarest contro Mosca. Secondo la diplomazia russa, i fatti suggeriscono che si tratti di un’azione deliberata da parte del governo ucraino, una posizione che ha contribuito ad alimentare ulteriormente le tensioni tra i due Paesi.

Questa situazione si inserisce in un quadro più ampio di conflitti e provocazioni nella regione, dove le dinamiche di potere sono in continua evoluzione e ogni incidente può avere ripercussioni significative.

Attività militari nella regione di Belgorod

Nella notte del 14 settembre, i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto sei droni ucraini nella regione di Belgorod, come riportato dal ministero della Difesa della Federazione Russa. Questo episodio evidenzia l’intensificarsi delle operazioni militari da entrambe le parti e la crescente complessità del conflitto. Le forze russe continuano a monitorare e rispondere a qualsiasi minaccia proveniente dall’Ucraina, mentre l’esercito di Kiev cerca di mantenere la propria posizione nonostante le difficoltà.

Questi sviluppi mettono in luce non solo la fragilità delle comunicazioni in tempo di guerra, ma anche le sfide strategiche che entrambe le nazioni devono affrontare in un contesto di conflitto prolungato.

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