Il quarto episodio del vodcast “State sicuri”, prodotto da Adnkronos, ha visto la partecipazione di Emanuela Mari, Marco Mignucci e Alessandro Manfredini, focalizzandosi su aspetti cruciali della sicurezza pubblica. In questo episodio, trasmesso il 15 settembre 2025, i relatori hanno discusso misure innovative per migliorare la sicurezza nei trasporti pubblici e nelle utility, sottolineando l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato.
Misure di sicurezza nei trasporti pubblici
Nel Lazio, un’importante modifica legislativa ha introdotto un cambiamento significativo nel settore del trasporto pubblico. Emanuela Mari, consigliera della Regione Lazio, ha presentato un emendamento che consente alle guardie giurate di sanzionare i passeggeri che viaggiano senza biglietto. Questa norma, progettata in vista del Giubileo, rappresenta una risposta concreta al problema del “salto del tornello”. Mari ha evidenziato come questa misura possa migliorare la percezione della sicurezza tra gli utenti. La Regione sta collaborando con Astral, Cotral e Atac per implementare questa iniziativa attraverso squadre miste di personale interno ed esterno, con l’obiettivo di rendere la sicurezza nei mezzi pubblici più efficace e visibile.
Inoltre, è in corso un progetto per centralizzare il controllo delle telecamere di sorveglianza in tutta la regione. Attualmente, molti Comuni utilizzano sistemi di videosorveglianza non compatibili tra loro, creando difficoltà nella raccolta e analisi dei dati. La Regione Lazio sta lavorando per integrare questi sistemi, in modo da garantire un servizio di sicurezza più completo e coordinato, facilitando la collaborazione con le forze dell’ordine.
Il ruolo delle imprese di sicurezza
Marco Mignucci, rappresentante di Assiv–Italpol, ha enfatizzato l’importanza della riforma nel contesto della sicurezza sussidiaria, evidenziando come il partenariato pubblico-privato possa migliorare l’efficacia della vigilanza. Le guardie giurate ora hanno un potere sanzionatorio, il che richiede una formazione specifica non solo per gestire le situazioni ma anche per interagire con il pubblico. Mignucci ha sottolineato che la sicurezza non è solo una questione tecnica, ma richiede anche competenze relazionali per prevenire possibili problematiche.
Inoltre, le infrastrutture strategiche stanno vedendo un’integrazione sempre maggiore tra uomo e tecnologia. Le aziende di sicurezza stanno implementando un approccio basato su risk assessment, combinando l’uso di droni, robot e analisi predittiva con operatori certificati nei centri di controllo, per garantire una sorveglianza efficace e tempestiva.
Integrazione fisico-digitale nelle utility
Alessandro Manfredini, recentemente riconfermato alla guida di A2a e Aipsa, ha discusso l’importanza di un approccio integrato tra sicurezza fisica e logica. Manfredini ha messo in evidenza come le minacce informatiche siano sempre più frequenti e complesse, richiedendo una risposta coordinata che unisca le competenze fisiche e digitali. Gli attacchi informatici, come quelli avvenuti in Ucraina e Gaza, hanno dimostrato che la sicurezza deve essere affrontata in modo olistico.
A2a sta investendo nella formazione continua dei suoi 14.000 dipendenti, rendendo la sicurezza una responsabilità condivisa. Le campagne mensili anti-phishing, i video informativi e le esercitazioni pratiche sono parte di un programma volto a garantire che tutti siano preparati a rispondere a eventuali minacce, assicurando la continuità dei servizi essenziali.
Cultura della sicurezza come prioritÃ
La chiave per una sicurezza efficace, secondo Manfredini, è la creazione di una cultura della sicurezza all’interno delle organizzazioni. La formazione non riguarda solo gli addetti alla sicurezza, ma coinvolge tutti i dipendenti, rendendoli consapevoli delle minacce e delle procedure da seguire. La sicurezza deve essere vista come un processo collettivo, che richiede il coinvolgimento attivo di tutti per garantire un ambiente di lavoro e di vita più sicuro.