Roma, il Tribunale approva il patteggiamento per l’accusa di abusi su Richeldi

Franco Fogli

Settembre 15, 2025

La prima sezione penale del Tribunale di Roma ha concesso il patteggiamento al professor Luca Richeldi, primario di pneumologia presso il Policlinico Gemelli. L’accusa nei suoi confronti è quella di violenza sessuale ai danni di una paziente. La decisione, presa il 15 settembre 2025, prevede una pena di undici mesi e dieci giorni, con un’udienza fissata per il 20 novembre per determinare la struttura in cui Richeldi dovrà intraprendere un percorso bisettimanale di assistenza psicologica durante l’intera durata della pena.

Richiesta di patteggiamento accolta

Il tribunale ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa del professor Richeldi. Questo esito è stato accolto con soddisfazione dal legale del professore, il professor Carlo Bonzano, che ha sottolineato come il Tribunale abbia finalmente riconosciuto la necessità di un percorso di assistenza psicologica, dopo che la richiesta era stata respinta in precedenza durante l’udienza preliminare. Bonzano, insieme all’avvocato Tatiana Minciarelli, ha evidenziato che la decisione del Tribunale ha aperto la strada a una selezione di strutture idonee per il trattamento previsto dalla legge.

Posizione della difesa

La difesa di Richeldi ha dichiarato che l’esito del patteggiamento non implica un riconoscimento di colpevolezza rispetto ai fatti contestati. Il professor Richeldi si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, che, secondo la lettera di imputazione, sono considerate di lieve entità. Bonzano ha spiegato che la scelta del patteggiamento è stata presa per evitare il disagio emotivo di un processo, sia per il professor Richeldi che per le altre parti coinvolte. Ha anche sottolineato che la vicenda era stata oggetto di rappresentazioni inappropriate, amplificate dai media.

Voce della parte civile

La donna che ha denunciato il professor Richeldi, parte civile nel procedimento, ha commentato l’esito del patteggiamento come un risultato significativo. Ha ricordato le difficoltà affrontate nel corso di questi tre anni e ha invitato tutte le donne che hanno subito violenza a denunciare sempre, sottolineando che essere credute è fondamentale per arrivare a una definizione del caso. Ha espresso speranza che la condanna possa rappresentare un passo importante verso la giustizia.

L’avvocato Ilenia Guerrieri, legale della parte civile, ha aggiunto che l’interesse ora è rivolto alla lettura della sentenza di patteggiamento, poiché, sebbene si tratti di un accordo sulla pena, rimane comunque una condanna a undici mesi, con un percorso obbligatorio e una sospensione della pena subordinata a un trattamento per autori di violenze sessuali.

×