Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha recentemente affrontato la problematica della condizione dell’infanzia nel mondo, sottolineando come essa rappresenti un urgente richiamo alla coscienza collettiva. Durante la cerimonia di conferimento del ‘Premio Burgio’, tenutasi il 15 settembre 2025, Mattarella ha evidenziato l’emergenza umanitaria che colpisce i bambini, con particolare riferimento alle situazioni di guerra e crisi.
Le parole di Mattarella sull’infanzia in crisi
Nella sua allocuzione, il presidente Mattarella ha espresso un forte monito riguardo ai diritti dei bambini, che risultano sempre più minacciati in diverse parti del mondo. “I diritti dei bambini sono continuamente a rischio e sovente vengono lesi”, ha dichiarato, evidenziando come le aree di conflitto, come il Sudan e l’Ucraina, stiano vivendo situazioni disastrose. Il presidente ha fatto riferimento a bambini in condizioni di grave denutrizione e abbandono, e ha menzionato i casi di rapimenti e violenze subiti dai più vulnerabili. L’orribile giornata del 7 ottobre di due anni fa, in cui molti bambini furono uccisi o rapiti, è stata citata come un esempio emblematico di una crisi che non accenna a placarsi.
Mattarella ha descritto la situazione a Gaza come “disumana” e ha sottolineato che “questo stato di cose rappresenta un peso di inciviltà insostenibile per la comunità internazionale”. Le sue parole hanno messo in evidenza la necessità di una risposta globale e solidale di fronte a tali atrocità.
La malnutrizione e le sue conseguenze
Il presidente ha continuato a discutere le conseguenze della malnutrizione, dichiarando che oltre 200 milioni di bambini nel mondo soffrono di malnutrizione o denutrizione cronica, secondo le stime delle Agenzie internazionali, tra cui UNICEF e OMS. Nonostante i progressi registrati negli ultimi dodici anni, la situazione attuale è aggravata dall’aumento dei conflitti e dalla diminuzione degli aiuti internazionali, rendendo sempre più difficile il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibili fissati dall’ONU per il 2030.
Mattarella ha sollevato interrogativi cruciali sul futuro dell’umanità, ponendo l’accento su come il rapido <strongsviluppo scientifico e tecnologico potrebbe offrire soluzioni, ma al contempo ha invitato a riflettere sui volti e sui corpi di tanti bambini che soffrono di malnutrizione. Ha richiamato l’insegnamento di Roberto Burgio, il fondatore della scuola pediatrica pavese, per sottolineare l’importanza della solidarietà e dell’attenzione verso le esigenze dei più fragili.
Il ruolo della comunità internazionale
Infine, il presidente Mattarella ha ribadito l’importanza di un rinnovato impegno da parte della comunità internazionale nel garantire la protezione dei diritti dei bambini. Ha esortato a ritrovare le ragioni della solidarietà, che hanno storicamente permesso di affrontare e superare le crisi. La sua dichiarazione si è conclusa con un appello alla responsabilità collettiva, affinché si possa costruire un futuro migliore per le nuove generazioni, lontano dalla violenza e dalla sofferenza.
La cerimonia del ‘Premio Burgio’ non è stata solo un riconoscimento del passato, ma un invito a riflettere e agire per il futuro, con la consapevolezza che il destino dell’infanzia nel mondo è una questione che riguarda tutti.