Un drone russo ha violato lo spazio aereo della Romania, penetrando per circa 20 chilometri nella regione di Tulcea, al confine con l’Ucraina. Questo episodio è avvenuto il 14 settembre 2025, quando i caccia F-16 rumeni sono stati mobilitati dalla base di Fetesti per monitorare l’oggetto non identificato. Anche la NATO ha risposto alla situazione, inviando due Eurofighter tedeschi dislocati in Romania. Tuttavia, il Ministero della Difesa rumeno ha rassicurato che il drone non ha sorvolato aree abitate e non ha rappresentato un pericolo per la popolazione.
Il giorno precedente, la Polonia ha segnalato una potenziale incursione di droni nel suo spazio aereo, secondo quanto dichiarato dal comando militare di Varsavia. In risposta a questa minaccia, i sistemi di difesa aerea polacchi sono stati posti in stato di elevata allerta. Il Primo Ministro Donald Tusk ha annunciato che le forze polacche e alleate hanno avviato un’operazione preventiva, mentre l’aeroporto di Lublino è stato temporaneamente chiuso al traffico aereo. Durante l’allerta, le sirene di emergenza hanno suonato in diverse località , e i residenti di cinque distretti al confine con l’Ucraina hanno ricevuto messaggi di avviso riguardo al “pericolo di un attacco dal cielo”.
Dichiarazioni di Zelensky sulla guerra in espansione
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato la situazione, evidenziando un’evidente escalation del conflitto. In un post su X, ha riferito che la Romania ha attivato i suoi aerei da combattimento a causa della presenza del drone russo nel suo spazio aereo. Secondo Zelensky, il drone ha operato per circa 50 minuti nello spazio aereo della NATO, penetrando per circa 10 chilometri nel territorio rumeno.
Zelensky ha anche sottolineato che i droni russi hanno operato in diverse regioni dell’Ucraina, in particolare lungo il confine con la Bielorussia. Ha affermato che l’esercito russo è consapevole delle rotte dei suoi droni e della loro durata di volo, escludendo che si tratti di errori o iniziative di singoli comandanti. Secondo il presidente, si tratta di una strategia deliberata della Russia, che inizia con piccoli passi per poi portare a perdite maggiori.
Questo sviluppo segna un ulteriore aumento delle tensioni nella regione, con implicazioni significative per la sicurezza sia della Romania che della Polonia. La mobilitazione delle forze aeree e le misure preventive adottate dai due paesi evidenziano la crescente preoccupazione per la minaccia rappresentata dai droni russi, che potrebbero rappresentare un nuovo capitolo nel conflitto in corso.