L’escalation del conflitto in Medio Oriente continua a intensificarsi. Nella serata del 14 settembre 2025, l’esercito israeliano ha annunciato il completamento dei preparativi finali per un’offensiva di terra mirata a conquistare il pieno controllo di Gaza City. Le fonti militari israeliane segnalano che centinaia di carri armati, mezzi blindati e bulldozer sono stati schierati lungo il confine settentrionale della Striscia. Le operazioni di terra saranno supportate da unità di fanteria e brigate già attive nelle zone circostanti la città . In concomitanza, sono stati intensificati i bombardamenti aerei e le operazioni di artiglieria, preludio all’imminente attacco di terra.
Oltre 300mila palestinesi hanno lasciato Gaza city
Secondo le ultime comunicazioni delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), oltre 300mila palestinesi hanno abbandonato Gaza City a causa dell’offensiva in corso. Nelle ultime 24 ore, decine di migliaia di persone si sono unite a questo massiccio esodo. Il portavoce in arabo dell’esercito israeliano, Avichai Adrai, ha esortato la popolazione a utilizzare Rashid Street per spostarsi verso la zona umanitaria di Al-Musawi e le aree meno densamente popolate dei campi centrali. Ha ribadito l’impegno delle IDF a sconfiggere Hamas a Gaza City, sottolineando l’intensificazione degli attacchi.
Israele rende noti i nomi di funzionari hamas che hanno chiesto di lasciare Gaza
L’esercito israeliano ha reso pubblici i nomi di alcuni funzionari di Hamas che hanno richiesto l’autorizzazione per lasciare la Striscia di Gaza diretti verso un Paese terzo. Tra i nomi citati dal quotidiano Haaretz, figurano Mohammad al-Madhoun, ministro del governo di Hamas, e i familiari di Isma’il Ashqar, capo della commissione Esteri e Sicurezza del movimento. A differenza di loro, è stato consentito a Anwar Atallah, membro del consiglio comunale di Gaza, di uscire dalla Striscia due settimane fa.
Attacco a un edificio che ospita la più grande collezione archeologica di Gaza
Un attacco aereo israeliano ha colpito un edificio che custodisce la più grande collezione archeologica della Striscia di Gaza. La notizia è stata confermata dall’Ecole Biblique et Archeologique Francaise de Jerusalem, che aveva già avvertito della minaccia di distruzione dell’edificio da parte delle IDF. Nel corso del weekend, gli archeologi avevano tentato di recuperare i reperti più significativi, ma la maggior parte di essi non era stata trasferita e ora rischia di essere andata distrutta. Inoltre, un attacco dell’aeronautica israeliana ha colpito un edificio dell’Università islamica di Gaza City, utilizzato per accogliere i palestinesi sfollati. Prima dell’attacco, le IDF avevano emesso un avviso di evacuazione, sostenendo che l’edificio fosse utilizzato da Hamas. Questo rappresenta il terzo grattacielo colpito a Gaza City nella stessa giornata.
Marco rubio incontra herzog e sa’ar a gerusalemme
Il segretario di Stato americano Marco Rubio, in visita ufficiale in Israele, si prepara a incontrare il presidente Isaac Herzog e il ministro dell’Interno Gideon Sa’ar a Gerusalemme. La stampa israeliana ha riportato la notizia, evidenziando che Rubio ha già visitato il Muro del Pianto, accompagnato dal premier Benjamin Netanyahu e dall’ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee. I tre funzionari hanno partecipato a una cerimonia tradizionale, inserendo bigliettini nelle crepe del muro e unendosi a una preghiera guidata da Mordechai Suli Eliav, amministratore delegato della Western Wall Heritage Foundation. Le mogli dei tre uomini hanno pregato in un’area riservata del Muro Occidentale, firmando il libro degli ospiti del sito sacro ebraico.