Maurizio Mervar, giornalista della Tgr Friuli Venezia Giulia, ha subito un’aggressione mentre si trovava il 13 settembre 2025 davanti alla sede della Leonardo, a Roma, per documentare una mobilitazione. L’episodio ha suscitato forti reazioni nel mondo dell’informazione e della politica.
Condanna da parte della Rai
La Rai ha espresso la propria condanna nei confronti dell’aggressione subita da Maurizio Mervar. In una nota ufficiale, l’ente pubblico ha dichiarato che si tratta di un episodio che offende il lavoro di centinaia di giornalisti, i quali, quotidianamente, garantiscono il diritto all’informazione con professionalità e competenza. La nota sottolinea l’importanza della libertà di stampa e il rispetto per coloro che operano nel settore informativo.
Reazioni politiche
Debora Serracchiani, deputata del Partito Democratico, ha commentato l’accaduto, ribadendo che la difesa della libertà e dell’incolumità dei giornalisti è fondamentale per il rispetto dei diritti. Ha condannato gli attacchi contro i professionisti dell’informazione, sottolineando che la dialettica democratica non deve mai sfociare nell’intolleranza. Serracchiani ha evidenziato che il passaggio da divergenza di opinioni a scontro fisico ha conseguenze gravi e deve essere evitato.
Solidarietà dai colleghi
I membri di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai hanno espresso solidarietà a Maurizio Mervar, evidenziando la gravità dell’episodio, in particolare per gli insulti ricevuti, tra cui l’accusa di essere “servo del sionismo“. Hanno sottolineato come questo fatto metta in luce un clima di odio e tensione crescente che colpisce anche chi ha il compito di garantire il diritto all’informazione. Hanno ribadito l’importanza del racconto della verità come strumento per combattere la violenza.
Il sindacato dei giornalisti
Il sindacato Rai-Unirai ha manifestato la propria vicinanza a Maurizio Mervar, descrivendo l’aggressione come un episodio di estrema gravità, nonostante non abbia causato conseguenze fisiche. Il sindacato ha condannato fermamente ogni atto di violenza contro chi esercita il diritto di informare e ha invitato a non esasperare i toni, sottolineando che il clima di odio non colpisce solo i giornalisti, ma l’intera comunità. Ha ribadito l’impegno a difendere la libertà di stampa e il rispetto reciproco, valori fondamentali per la democrazia.