Qatar sotto attacco da Israele, il premier incontra Trump: “Proteggeremo la nostra sovranità”

Marianna Ritini

Settembre 13, 2025

Il 13 settembre 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto un incontro significativo con il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, presso la Trump Tower di New York. La cena ha visto la partecipazione anche dell’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, secondo quanto riportato da Axios, che ha citato fonti ufficiali americane. Questo incontro avviene in un contesto di crescente tensione nella regione, in particolare a seguito degli attacchi israeliani.

Colloquio tra Al-Thani e Trump

Il colloquio tra Al-Thani e Trump segue un incontro precedente del primo ministro qatariota con il vicepresidente Jd Vance. Durante questo incontro, Vance ha ribadito la solidarietà degli Stati Uniti nei confronti del Qatar, sottolineando l’importanza di affrontare le tensioni regionali attraverso la diplomazia. Il vicepresidente ha definito il Qatar come un alleato strategico per gli Stati Uniti, evidenziando l’importanza della cooperazione tra i due paesi.

Risposta di Al-Thani

Al-Thani ha risposto affermando che Doha prenderà tutte le misure necessarie per difendere la propria sovranità di fronte all’aggressione israeliana. Ha anche espresso il proprio apprezzamento per la partnership strategica con Washington e per il supporto dell’amministrazione Trump nei tentativi di pace nella regione.

Francia, Gran Bretagna e Germania condannano l’attacco

Il 12 settembre 2025, i ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania hanno emesso una dichiarazione congiunta in cui condannano il recente raid aereo israeliano su Doha. Hanno descritto l’operazione come una violazione della sovranità del Qatar, avvertendo che tale azione potrebbe portare a una ulteriore escalation nella regione. Nella nota, i ministri hanno sottolineato che il raid rappresenta un serio ostacolo al raggiungimento di un accordo negoziato, fondamentale per garantire il rilascio degli ostaggi e porre fine al conflitto a Gaza.

La dichiarazione esprime anche solidarietà al Qatar e sostiene il ruolo cruciale che il paese svolge negli sforzi di mediazione tra Israele e Hamas, insieme a Egitto e Stati Uniti. I ministri hanno esortato tutte le parti coinvolte a rinnovare gli sforzi per un cessate il fuoco immediato. Hanno inoltre evidenziato la necessità di garantire aiuti umanitari a Gaza per combattere la carestia e hanno chiesto la cessazione delle operazioni militari israeliane a Gaza City, che hanno provocato massicci sfollamenti e vittime civili.

Infine, Londra, Parigi e Berlino hanno ribadito la loro ferma condanna dei crimini perpetrati da Hamas, definito un movimento terroristico, e hanno chiesto il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi, nonché il disarmo del gruppo militante.

Questi eventi evidenziano la complessità della situazione attuale in Medio Oriente e il ruolo cruciale che le diplomazie internazionali stanno cercando di svolgere per trovare una soluzione pacifica al conflitto.

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