Il 13 settembre 2025, durante l’Hay Festival di Segovia, il saggista Fabio Corsico ha tenuto una lezione intitolata “Dante e la leadership: etica, potere e umanità ”, in dialogo con il filosofo britannico Anthony C. Grayling e Santiago Iñiguez, presidente dell’IE University. Corsico ha tracciato un parallelo tra la società contemporanea e l’Italia del XIV secolo, evidenziando le similitudini tra la frammentazione politica dell’epoca e le divisioni attuali.
Le analogie tra il passato e il presente
Corsico ha messo in luce come l’Italia medievale fosse caratterizzata da un conflitto incessante tra città e una complessa struttura di potere, simile alle divisioni politiche che oggi attraversano il nostro paese. Il saggista ha descritto l’epoca di Dante come un periodo di innovazione e dinamismo economico, paragonabile alla nostra era, in cui l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie stanno ridefinendo il concetto di leadership e decision-making. Firenze, all’epoca, emergeva come un centro economico globale, grazie all’attività di banchieri e mercanti che utilizzavano strumenti finanziari innovativi, come la lettera di cambio e il fiorino d’oro.
Divisione generazionale e leadership
Un altro aspetto interessante toccato da Corsico è la divisione generazionale. L’epoca di Dante ha visto una frattura tra un mondo legato alla tradizione e un altro che abbracciava il profitto e l’innovazione, simile al divario attuale tra le generazioni più giovani, esperte in tecnologia, e le generazioni precedenti. Questo contrasto mette in discussione l’autorità e le competenze di chi non ha avuto accesso agli strumenti digitali fin dalla giovane età .
Il Purgatorio come metafora di leadership
Corsico ha proposto una lettura del Purgatorio dantesco come una metafora significativa per la leadership contemporanea. In questo regno, la punizione è educativa e correttiva, rappresentando un’opportunità di crescita piuttosto che una condanna definitiva. Il Purgatorio simboleggia un percorso di miglioramento, dove gli errori possono trasformarsi in insegnamenti, un concetto rilevante per i leader di oggi.
Lezioni dai peccati capitali
Durante il suo intervento, Corsico ha analizzato i sette peccati capitali, collegandoli a insegnamenti pratici per i leader. Ad esempio, l’orgoglio viene visto come un avvertimento contro l’arroganza, mentre l’invidia, se incanalata correttamente, può diventare una forza positiva all’interno delle organizzazioni. L’importanza della virtù civica è stata sottolineata, evidenziando come essa debba servire il bene comune piuttosto che obiettivi individuali.
Riflessioni sulla ricchezza materiale e spirituale
Corsico ha concluso il suo intervento affermando che la ricchezza materiale tende a dividere, mentre quella spirituale ha il potere di unire. Le organizzazioni che investono in beni “non rivali”, come la conoscenza e la fiducia, scoprono che questi si moltiplicano quando condivisi, portando a un successo sostenibile. L’opera di Dante continua a fungere da specchio per la nostra epoca, offrendo spunti preziosi per affrontare le sfide tra tradizione e innovazione.