Droni in Polonia, la Russia respinge le accuse di coinvolgimento: “Impossibile”

Franco Fogli

Settembre 13, 2025

L’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite ha categoricamente negato le accuse riguardanti l’incidente avvenuto il 10 settembre 2025, quando circa venti droni avrebbero violato lo spazio aereo della Polonia. Durante una conferenza stampa, il diplomatico ha affermato: “La Russia non ha mirato alla Polonia e non è fisicamente possibile che quei droni abbiano raggiunto il suo territorio”. Queste dichiarazioni giungono in un momento di crescente tensione tra la NATO e il Cremlino, con le autorità polacche che hanno espresso preoccupazione per la sicurezza nazionale.

Il commento del commissario europeo alla difesa

Il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, ha sollevato un campanello d’allarme riguardo alla situazione. In un’intervista rilasciata a Repubblica, ha dichiarato che “la Russia stava testando le capacità non solo della Polonia, ma dell’intera NATO e dell’Unione Europea“. Secondo Kubilius, Mosca desiderava valutare la reazione delle forze occidentali a tali provocazioni. Ha evidenziato che il sistema anti-droni attuale non è sufficientemente sviluppato e ha esortato a costruire un “scudo” per il confine orientale, comprensivo di misure anti-mobility e di un muro anti-droni.

Il commissario ha sottolineato che i servizi di intelligence prevedono che il presidente russo, Vladimir Putin, potrebbe tentare di testare l’articolo 5 della NATO entro tre o quattro anni. “Dipende da noi”, ha affermato Kubilius, “se aumentiamo rapidamente le nostre capacità, saremo in grado di scoraggiare qualsiasi aggressione“. La necessità di investimenti comuni in difesa è stata ribadita con fermezza, evidenziando come ogni nazione europea che non investe nelle proprie capacità di difesa indebolisca il sistema collettivo.

Il ruolo dell’italia e la risposta agli attacchi russi

Kubilius ha anche menzionato il ruolo cruciale che l’Italia sta svolgendo all’interno dei piani Readiness 2030, sottolineando l’importanza di una risposta coordinata contro le aggressioni russe. “Dovremmo investire nella produzione di droni ucraini”, ha affermato, “in modo che Putin comprenda che non otterrà nulla attraverso la guerra“. Secondo il commissario, l’Ucraina sta attualmente proteggendo l’Europa e i fondi stanziati, circa 60 miliardi di euro negli ultimi tre anni, sono una prova tangibile del supporto occidentale, un importo simile a quello fornito dagli Stati Uniti.

La situazione attuale richiede un’analisi approfondita e una risposta strategica alle nuove minacce, con l’obiettivo di garantire la sicurezza collettiva dell’Europa e di prevenire ulteriori escalation nel conflitto in corso.

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