La celebre cantante Taylor Swift si trova al centro di una controversia legale che coinvolge la sua amica Blake Lively e l’attore Justin Baldoni, protagonisti del film “It Ends With Us“. La questione è emersa a causa di un possibile scambio di testimonianze riguardanti l’atmosfera sul set del film, e potrebbe richiedere la presenza di Swift in tribunale, a patto che il giudice federale Lewis Liman accetti di prorogare i termini per la raccolta delle prove.
Contesto legale a New York
La causa, attualmente in corso presso il tribunale federale di New York, è scaturita da accuse di molestie sessuali e diffamazione mosse da Blake Lively contro Justin Baldoni e la sua casa di produzione, Wayfarer Studios. La querela è stata presentata dopo una promozione controversa del film, e ha portato Baldoni a rispondere con una controquerela, successivamente respinta a giugno. L’avvocato di Baldoni, Ellyn S. Garofalo, ha dichiarato che Taylor Swift si è detta disponibile a testimoniare tra il 20 e il 25 ottobre, a condizione che i suoi impegni professionali lo permettano. Garofalo ha quindi chiesto al tribunale di modificare il calendario per consentire la testimonianza della cantante.
Le posizioni legali di Lively e Baldoni
Michael J. Gottlieb, avvocato di Blake Lively, ha contestato la richiesta di Baldoni, sostenendo che l’attore stia cercando di coinvolgere Swift per motivi di strategia mediatica. In una lettera indirizzata al giudice, Gottlieb ha messo in dubbio l’esistenza di prove concrete riguardanti l’accordo di testimonianza di Swift, definendo la richiesta di Baldoni “priva di fondamento”.
Nel frattempo, Swift, che il 3 ottobre 2025 pubblicherà il suo dodicesimo album “The Life of a Showgirl“, ha fatto sapere tramite il suo avvocato J. Douglas Baldridge che non ha intenzione di partecipare attivamente alla causa. Baldridge ha precisato che la cantante non ha mai acconsentito a una deposizione, ma si renderebbe disponibile solo se costretta dal tribunale. Inoltre, ha sottolineato che la richiesta di testimonianza è stata comunicata solo tre giorni prima della scadenza prevista.
Tensioni tra le parti in causa
Gottlieb ha anche accusato Baldoni di negligenza e di non rispettare la privacy e gli impegni di Swift. Secondo l’avvocato, il team legale di Baldoni non ha contattato l’avvocato di Swift con i dettagli della deposizione fino a pochi giorni prima della richiesta ufficiale. Le tensioni tra le parti erano già emerse a maggio, quando Baldoni aveva tentato di ottenere messaggi privati tra Lively e Swift attraverso un mandato, ma la richiesta era stata respinta.
Tuttavia, a giugno, il giudice Liman ha stabilito che le comunicazioni tra Lively e Swift, riguardanti l’atmosfera sul set, sono rilevanti per il caso e devono essere consegnate a Baldoni. Ora, la decisione finale sulla proroga della scadenza e sull’eventuale testimonianza di Swift spetta al giudice, mentre la causa continua a guadagnare attenzione mediatica, complicata da nomi di alto profilo e da una trama sempre più intricata.