Bonifici istantanei: dal 9 ottobre entrano in vigore nuove regole e 6 frodi da evitare

Lorenzo Di Bari

Settembre 13, 2025

Diverse pratiche fraudolente stanno emergendo nel panorama dei pagamenti digitali in Italia, con un incremento significativo delle truffe legate ai bonifici. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, le frodi nei pagamenti digitali hanno raggiunto livelli preoccupanti, portando a perdite ingenti sia per i consumatori che per le aziende. L’adozione dei bonifici istantanei, che ha preso piede negli ultimi anni, ha reso la situazione ancora più critica, con i truffatori che affinano continuamente le loro tecniche per ingannare gli utenti.

Nuove regole sui bonifici istantanei dal 9 ottobre 2025

A partire dal 9 ottobre 2025, entrerà in vigore un’importante normativa che introduce il servizio di verifica del beneficiario, noto come Vop (Verification of payee). Questa iniziativa mira a garantire una maggiore sicurezza nelle transazioni bancarie. Quando un utente effettua un bonifico, la banca verificherà automaticamente che l’Iban inserito corrisponda al nome del beneficiario indicato. Questo aggiornamento rappresenta un passo fondamentale per contrastare le frodi che si sono diffuse con l’uso crescente dei bonifici online.

Nonostante questa novità positiva, il problema delle truffe rimane attuale. Le frodi legate ai bonifici sono in costante aumento e il numero di italiani che ogni giorno utilizza questi strumenti di pagamento è elevato. È essenziale che gli utenti siano informati sulle tipologie di truffe più diffuse e sui metodi per riconoscerle.

Le truffe più comuni legate ai bonifici

  1. Truffa vendita online: il bonifico che non c’è. Questa frode si verifica quando un venditore riceve una prova di bonifico da un acquirente che, in realtà, non ha mai eseguito il pagamento. I truffatori sfruttano il tempo necessario affinché un bonifico venga accreditato, inducendo il venditore a spedire il prodotto prima di ricevere il pagamento effettivo.

  2. Frode fornitore: cambio di coordinate bancarie. I criminali inviano email apparentemente ufficiali per comunicare un cambiamento delle coordinate bancarie di un fornitore. Se il destinatario effettua il bonifico sul nuovo Iban, i soldi vengono dirottati verso i truffatori.

  3. Phishing bancario. Gli utenti ricevono comunicazioni allarmanti via sms o email che li invitano a cliccare su link per verificare operazioni sospette sul loro conto. Questi link portano a siti che sembrano autentici, ma sono progettati per rubare le credenziali di accesso.

  4. Falso rimborso. I truffatori si spacciano per enti pubblici o aziende promettendo rimborsi, ma richiedono il pagamento di spese per ricevere il rimborso stesso. Dopo il pagamento, scompaiono senza fornire alcun rimborso.

  5. Manomissione Iban. I criminali intercettano le comunicazioni email e modificano gli Iban nelle fatture. Gli utenti, credendo di pagare il fornitore, inviano i soldi ai truffatori.

  6. Business e-mail compromise. Le aziende sono vulnerabili a questa frode, in cui i criminali inviano email false ai dipendenti, spacciandosi per dirigenti e richiedendo bonifici urgenti.

Regole per proteggere i propri pagamenti

Per evitare di cadere vittima di queste truffe, è fondamentale seguire alcune semplici regole:

  1. Diffidare sempre delle richieste urgenti.
  2. Verificare le informazioni tramite canali alternativi.
  3. Non fidarsi ciecamente delle email, anche se sembrano autentiche.
  4. Mantenere aggiornati i sistemi di sicurezza, come antivirus e software.
  5. In caso di dubbi, è meglio attendere e non effettuare il pagamento.

Essere consapevoli delle modalità di truffa e adottare misure preventive è essenziale per proteggere i propri risparmi e le proprie transazioni.

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