Bassetti lancia l’allerta sulle fake news: “Attacco alla scienza, medici unitevi sui social”

Marianna Ritini

Settembre 13, 2025

Il 13 settembre 2025, Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha lanciato un appello ai medici italiani durante la manifestazione “Liguria d’Autore” a Rapallo, invitandoli a scendere dalla loro posizione di superiorità e a impegnarsi attivamente sui social media per combattere le fake news. Bassetti ha sottolineato l’importanza di non rimanere in silenzio di fronte a un fenomeno che considera un “attacco criminale alla scienza”, spesso influenzato da dinamiche politiche, in particolare quelle provenienti dagli Stati Uniti.

La necessità di un intervento attivo

Durante il suo intervento, Bassetti ha denunciato la crescente diffusione di informazioni errate riguardanti la medicina, i vaccini e le evidenze scientifiche. Ha evidenziato come le piattaforme social siano diventate terreno fertile per la disinformazione, dove ci sono individui e organizzazioni che traggono vantaggio da tali affermazioni fuorvianti. L’infettivologo ha messo in guardia sul fatto che il movimento anti-vaccinazione e le critiche alla scienza medica non siano solo frutto di opinioni isolate, ma piuttosto il risultato di strategie orchestrate da gruppi con interessi specifici.

Bassetti ha chiarito che, per affrontare questa situazione, i medici non possono più permettersi di restare in disparte. “Dobbiamo sporcarci le mani”, ha affermato, esortando i colleghi a utilizzare i social media per diffondere informazioni corrette e basate su evidenze scientifiche. Secondo lui, il ruolo del medico nel 2025 deve includere anche la responsabilità di educare e informare il pubblico, contrastando le narrazioni false che circolano online.

Le conseguenze della disinformazione

Il direttore della Clinica di Malattie Infettive ha messo in evidenza che le conseguenze della disinformazione possono essere devastanti. “Proposte di salute e terapie non validate possono non solo non curare, ma addirittura arrecare danno”, ha avvertito. Bassetti ha affermato che è fondamentale perseguire le organizzazioni che si celano dietro queste campagne di disinformazione, poiché esse rappresentano una minaccia diretta per la salute pubblica.

Il medico ha anche fatto riferimento a come la disinformazione possa influenzare l’opinione pubblica e le decisioni individuali, portando a una diminuzione della fiducia nei confronti della medicina e delle vaccinazioni. Il fenomeno è amplificato dalla presenza di figure come Robert Kennedy Jr., che, secondo Bassetti, contribuiscono a creare confusione e paura attorno ai vaccini e alla salute in generale.

Un nuovo approccio per i medici

Bassetti ha sottolineato che i medici devono adattarsi a questa nuova realtà, dove la comunicazione avviene prevalentemente attraverso i social media. “Se lasciamo il campo libero a sciamani e delinquenti, il messaggio che arriva ai cittadini sarà distorto”, ha affermato. È quindi cruciale che i professionisti della salute si impegnino attivamente su queste piattaforme, portando avanti una narrazione basata su fatti e ricerche scientifiche.

L’infettivologo ha invitato i colleghi a non avere “la puzza sotto il naso”, ma a partecipare attivamente alla conversazione, contribuendo con le proprie conoscenze e competenze. “Dobbiamo combattere le fake news con la nostra materia, ossia l’evidenza scientifica“, ha concluso, sottolineando l’importanza di un approccio proattivo per contrastare la disinformazione e proteggere la salute pubblica.

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