Baby Gang rimane in carcere dopo la convalida dell’arresto da parte del gip

Franco Fogli

Settembre 13, 2025

Il trapper Baby Gang, il cui vero nome è Zaccaria Mouhib, rimane in carcere dopo la convalida del suo arresto avvenuta il 13 settembre 2025 da parte della giudice per le indagini preliminari di Milano, Fiammetta Modica. L’artista è stato arrestato due giorni prima, il 11 settembre, per detenzione di arma clandestina e ricettazione. La polizia lo ha sorpreso in una stanza d’albergo a Milano con una pistola con matricola abrasa e nove cartucce.

Indagini e reati aggiuntivi

Le indagini hanno rivelato che altre armi sono state rinvenute nella sua abitazione a Calolziocorte, in provincia di Lecco. Baby Gang dovrà rispondere anche di questo reato in un procedimento separato. Il ventiquattrenne è attualmente al centro di un’inchiesta condotta dalla Procura di Lecco, che sta indagando su un presunto traffico di armi che ha già portato a quattro arresti.

Complicazioni legali

La situazione legale di Baby Gang si complica ulteriormente, poiché l’accusa di traffico di armi potrebbe comportare conseguenze gravi. Le autorità stanno monitorando attentamente il caso, dato il profilo pubblico del trapper, noto per il suo stile di vita controverso e le sue canzoni che spesso trattano temi di ribellione e violenza.

Strategie difensive

In questo contesto, il suo legale ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la decisione di mantenere il suo assistito in carcere. La difesa si concentrerà sulla mancanza di prove concrete che possano giustificare la detenzione prolungata di Baby Gang. Nonostante l’attenzione mediatica, il trapper si trova attualmente in una situazione difficile, con il rischio di affrontare pene severe se dovesse essere condannato.

Riflessioni sulla cultura urbana

Il caso di Baby Gang è emblematico di una questione più ampia riguardante la gioventù e la cultura urbana in Italia, dove molti giovani artisti si trovano a fronteggiare le conseguenze delle loro scelte di vita e delle loro espressioni artistiche. La vicenda ha suscitato un dibattito acceso sui confini tra libertà di espressione e responsabilità legale, un tema che continuerà a essere al centro dell’attenzione pubblica nei prossimi mesi.

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