Usa, Fabbri: “Le risposte delle altre potenze evidenziano un calo di influenza”

Lorenzo Di Bari

Settembre 12, 2025

Il 12 settembre 2025, il giornalista e analista geopolitico Dario Fabbri ha partecipato al convegno “Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali” che si è svolto a Mantova. Durante l’evento, organizzato da Rilegno e Conlegno, Fabbri ha analizzato il cambiamento della percezione degli Stati Uniti nel contesto geopolitico attuale, evidenziando come la loro influenza sia diminuita rispetto al passato.

Analisi della percezione degli stati uniti

Fabbri ha sottolineato che, sebbene gli Stati Uniti continuino a essere considerati la prima potenza mondiale, la loro capacità di influenzare le decisioni di altri Paesi è cambiata notevolmente. “A differenza di quanto avveniva fino al Novecento, ora la distanza percepita tra gli Stati Uniti e le altre potenze, come Cina e Russia, è minore,” ha spiegato l’analista. Oggi, le richieste americane vengono ascoltate con maggiore scetticismo da parte di nazioni come Russia, Cina, India, Iran e Turchia. Fabbri ha aggiunto che alcuni Paesi ignorano completamente le indicazioni statunitensi, mentre altri le considerano solo parzialmente. Questo cambiamento di atteggiamento sorprende, poiché molte persone in Occidente continuano a credere che la storia si sia conclusa con la vittoria dei valori democratici e dei diritti umani.

Riflessioni sulle convinzioni storiche

L’analista ha messo in evidenza come questa convinzione sia errata, affermando che “la storia non si ferma”. Ha invitato a riflettere sul motivo per cui le nazioni non occidentali dovrebbero accettare un sistema creato dagli occidentali, nonostante le sue nobili aspirazioni. Con oltre 8 miliardi di abitanti nel mondo, Fabbri ha ricordato che gli occidentali rappresentano meno di un miliardo, evidenziando l’importanza di considerare le diverse prospettive globali.

Occasione di riflessione geopolitica

Il convegno di Mantova ha offerto un’importante occasione di riflessione sulle dinamiche geopolitiche contemporanee, sottolineando la necessità di un dialogo più aperto e inclusivo tra le diverse culture e nazioni. Fabbri ha concluso il suo intervento invitando a una maggiore consapevolezza delle evoluzioni storiche e geopolitiche, per affrontare le sfide future con una visione più ampia e realistica.

×