Giornalista esclusa dalla Flotilla, Tajani commenta: “È un grave atto di censura”

Franco Fogli

Settembre 12, 2025

Il 12 settembre 2025, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Francesca Del Vecchio, una reporter del quotidiano La Stampa che è stata espulsa dalla Global Sumud Flotilla. Questo episodio, descritto da Tajani come un grave atto di censura, ha sollevato interrogativi sulla libertà di stampa, un principio fondamentale della democrazia.

Il commento del ministro Tajani

In un post pubblicato su X, Tajani ha sottolineato la gravità della situazione, affermando: “Comprendo l’amarezza di Francesca Del Vecchio, la giornalista cacciata dalla Flotilla a cui do la mia solidarietà”. La reporter è stata allontanata dall’iniziativa a causa della sua presunta “pericolosità”, un fatto che ha suscitato preoccupazione tra i sostenitori della libertà di espressione. Tajani ha ricordato le sfide affrontate dai giornalisti nelle zone di conflitto, evidenziando l’importanza di raccontare la verità e di resistere alla censura.

Il ministro ha richiamato alla memoria le sue esperienze come inviato in teatri di guerra, sottolineando come il lavoro di un giornalista in tali contesti richieda coraggio e determinazione. “Ricordo le mie giornate da inviato nelle zone di guerra. Un lavoro appassionante, ma non facile”, ha scritto Tajani, esprimendo empatia per la situazione di Del Vecchio.

La difesa della libertà di stampa

Tajani ha continuato la sua dichiarazione affermando che l’espulsione della giornalista rappresenta una violazione della natura stessa della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa che coinvolge 58 cittadini italiani. Secondo il ministro, “cacciare una giornalista dalla Flotilla è una scelta in contrasto con la natura stessa dell’iniziativa”. Ha inoltre messo in discussione la coerenza di coloro che si dichiarano a favore della libertà e del pluralismo solo quando è conveniente per loro.

Richiamando le parole di Voltaire, Tajani ha affermato: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”. Questa citazione è stata utilizzata per invitare alla riflessione su come il pensiero unico possa minacciare la libertà di espressione. “Viva la Libertà!”, ha concluso il ministro, ribadendo l’importanza di difendere il diritto di ogni individuo di esprimere le proprie opinioni.

Il contesto della Global Sumud Flotilla

La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa caratterizzata dalla partecipazione di cittadini italiani che intendono portare aiuti umanitari a Gaza. Questo progetto ha suscitato interesse e dibattito, soprattutto in un periodo in cui le tensioni geopolitiche nella regione sono elevate. La Flotilla, composta da 18 barche, ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla situazione a Gaza, cercando di promuovere la pace e la solidarietà.

L’espulsione di Francesca Del Vecchio ha attirato l’attenzione dei media e ha sollevato interrogativi sulla libertà di stampa in contesti di conflitto. La vicenda è rappresentativa delle sfide che affrontano i giornalisti in missioni delicate, dove la verità può essere scomoda e le pressioni esterne possono compromettere la libertà di informazione.

Il dibattito sulla libertà di stampa e il diritto di espressione continua a essere attuale, soprattutto in un’epoca in cui le notizie possono essere manipolate o censurate. L’episodio della reporter di La Stampa ha riacceso i riflettori su questi temi, sottolineando l’importanza di garantire un’informazione libera e indipendente.

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