Armani: dall’uso delle zanne d’elefante alla tigre tappeto nell’arredamento

Franco Fogli

Settembre 12, 2025

Nella giornata del 12 settembre 2025, emerge un aspetto interessante del testamento di Giorgio Armani, il celebre stilista milanese, che ha deciso di lasciare un elenco dettagliato di oggetti custoditi nella sua residenza di via Borgonuovo 21, a Milano. Questo documento, redatto il 2 aprile dello stesso anno, rivela non solo la passione di Armani per il design, ma anche il suo amore per gli animali esotici, un tema ricorrente nei mobili e nei complementi d’arredo destinati ai suoi eredi.

Il testamento e la casa di Milano

La dimora di Armani, definita un vero e proprio “stabile-museo”, sarà mantenuta in usufrutto da Leo Dell’Orco, il compagno e collaboratore più fidato dello stilista, per tutta la durata della sua vita. Nel testamento, Armani ha specificato che “gli arredi e ornamenti anche non di valore” non dovranno essere spostati dalla loro posizione attuale. L’elenco degli oggetti, completo di dettagli riguardanti il piano e il locale in cui si trovano, offre uno spaccato affascinante della vita e del gusto del designer.

Oggetti di valore e curiosità

Tra i beni elencati nel testamento spiccano alcuni pezzi unici, come due zanne di elefante, che saranno ereditate dalla sorella Rosanna Armani. Inoltre, è presente una collezione di fossili, che verrà equamente suddivisa tra Dell’Orco e Michele Morselli, amministratore delegato della società immobiliare che gestisce diverse proprietà dell’artista. A Morselli andranno anche due tavolini in legno a forma di pesce, mentre Dell’Orco riceverà granchi in metallo e una statuetta di orso in bronzo, simboli della passione di Armani per la fauna esotica.

Dettagli della dimora e arredamento

Il secondo piano della residenza, dedicato alla camera da letto, ospita una poltrona in “finto animale” e vari oggetti in metallo a tema animale, tra cui una tigre a tappeto. Questi pezzi saranno anch’essi destinati a Dell’Orco. Al primo piano, si trova un pezzo da collezione di particolare valore: una pantera in bronzo, opera dell’artista Rivetti, che rappresenta l’eccentricità e il gusto unico di Armani nel selezionare i suoi arredi.

Nel complesso, il testamento di Giorgio Armani non solo rivela le sue preferenze personali in fatto di design, ma offre anche uno sguardo intimo sulla sua vita e sulle relazioni con le persone a lui più care. La residenza di Milano rimarrà un luogo di memoria e celebrazione del suo lavoro, continuando a raccontare la storia di uno dei più influenti stilisti della moda contemporanea.

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