Tajani al Senato: “Inaccettabile quanto avviene a Gaza, la carneficina deve finire”

Franco Fogli

Settembre 11, 2025

Il 11 settembre 2025, durante un’informativa al Senato, il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso la sua ferma opposizione all’occupazione israeliana e al trasferimento forzato dei palestinesi. Le sue dichiarazioni sono arrivate in un momento di crescente tensione nella Striscia di Gaza, dove la crisi umanitaria continua a deteriorarsi. Tajani ha sottolineato l’importanza di garantire un futuro di pace e sicurezza per il popolo palestinese, esprimendo la necessità di un vero Stato palestinese.

La crisi di Gaza e l’appello alla comunità internazionale

Antonio Tajani ha definito la situazione nella Striscia di Gaza come una “ferita aperta” per la comunità internazionale. Le sue parole hanno messo in evidenza l’urgenza di un intervento significativo per alleviare le sofferenze dei civili. “Quello che accade nella Striscia è sempre più inaccettabile”, ha affermato, evidenziando la gravità della situazione. Il ministro ha ribadito che l’Italia sostiene la creazione di uno Stato palestinese che consenta ai palestinesi di vivere in sicurezza e in pace con Israele.

Tajani ha chiarito che il riconoscimento di uno Stato palestinese non deve avvenire senza le giuste condizioni, altrimenti non porterebbe a risultati positivi. Ha insistito sulla necessità di lavorare concretamente per la nascita di un vero Stato palestinese, sottolineando che Hamas non potrà avere un ruolo nel futuro di questo Stato. Queste affermazioni giungono in un contesto di crescente preoccupazione per le violazioni dei diritti umani e le conseguenze devastanti del conflitto.

Le scelte del governo israeliano e il diritto internazionale

Nel corso della sua informativa, Tajani ha criticato le azioni del governo di Netanyahu, affermando che queste hanno superato i limiti di una reazione proporzionata, violando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario. Ha sottolineato il numero crescente di vittime, inclusi molti bambini, che continuano a morire a Gaza City e in altre aree della Striscia. “Questa carneficina deve finire subito”, ha esclamato Tajani, richiamando l’attenzione sulla responsabilità della comunità internazionale nel porre fine a questa tragedia.

Il ministro ha avvertito contro la tentazione di risolvere la crisi attraverso atti unilaterali, sottolineando che tali azioni possono avere conseguenze imprevedibili. Ha menzionato un recente raid israeliano a Doha contro la leadership di Hamas, esprimendo preoccupazione per le ripercussioni che questo potrebbe avere sulla stabilità della regione.

Assistenza ai cittadini italiani e aiuti umanitari

Tajani ha anche affrontato la questione della Global Sumud Flotilla, affermando che l’Italia garantirà assistenza diplomatica e consolare ai 58 cittadini italiani coinvolti nell’iniziativa. Ha sottolineato l’importanza di mantenere un contatto stretto con la portavoce italiana della Flotilla e ha informato che l’ambasciata italiana a Tel Aviv è stata attivata per sensibilizzare le autorità israeliane riguardo ai diritti dei cittadini italiani presenti a bordo.

Inoltre, il ministro ha dichiarato che l’Italia è impegnata a fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, collaborando con gli organizzatori per facilitare il trasferimento degli aiuti. Ha ribadito che le critiche legittime alle azioni di Israele non devono sfociare in antisemitismo, richiamando alla memoria le atrocità della Shoah e l’importanza di prevenire simili discriminazioni in Europa e in Italia.

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