Ia, il professor-avatar alla Sapienza per innovare l’insegnamento in Medicina

Marianna Ritini

Settembre 11, 2025

Al via un innovativo studio che coinvolgerà 50 studenti dell’Università di Roma La Sapienza, con l’obiettivo di esplorare l’integrazione delle tecnologie nella formazione medica. Questo progetto, denominato Ai-learn@Sapienza, mira a valutare l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’apprendimento degli studenti di Medicina. La presentazione ufficiale del progetto si è tenuta il 11 settembre 2025 presso il Policlinico Umberto I di Roma, in occasione di una conferenza stampa.

Obiettivi e metodologia dello studio

Il progetto Ai-learn@Sapienza, che prenderà avvio nel mese di ottobre 2025, si propone di analizzare come l’utilizzo di un professore-avatar, basato su intelligenza artificiale, possa influenzare il processo di apprendimento. Gli studenti saranno suddivisi in due gruppi: uno avrà accesso a questo nuovo approccio didattico, mentre l’altro seguirà il metodo tradizionale. Entrambi i gruppi si confronteranno con lo stesso caso clinico, simulato da un paziente-avatar. L’obiettivo è misurare vari parametri, tra cui il miglioramento delle competenze cliniche, la rapidità nella gestione del caso, la capacità decisionale, la frequenza di errori diagnostici e la soddisfazione degli studenti.

Come evidenziato dalla nota dell’ateneo, l’iniziativa rappresenta un passo pionieristico in Italia, dove si intende applicare un approccio scientifico per valutare l’efficacia di un modello didattico innovativo nella formazione medica. I risultati saranno analizzati con criteri chiari e trasparenti, permettendo di comprendere il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’educazione.

Collaborazioni e sostegno istituzionale

Il progetto è sostenuto dalla rettrice Antonella Polimeni e dalla prorettrice alla Didattica Ersilia Barbato, con la collaborazione della Fondazione per la Medicina Personalizzata (Fmp). Polimeni ha sottolineato come Ai-learn@Sapienza rappresenti una sfida che unisce innovazione tecnologica e rigore metodologico, mirando a una formazione medica più personalizzata e coinvolgente.

Paolo Marchetti, professore e presidente della Fmp, ha aggiunto che l’applicazione della metodologia scientifica non si limita ai laboratori, ma può essere estesa alla formazione accademica. Questo studio non è solo un esperimento didattico, ma una ricerca scientifica che intende valutare se l’intelligenza artificiale possa effettivamente migliorare l’apprendimento degli studenti di Medicina.

Struttura e sviluppo del progetto

Ai-learn@Sapienza si articolerà in tre fasi distinte: progettazione, sperimentazione e valutazione, con conclusione prevista per la primavera del 2026. Durante questo periodo, l’analisi finale dei risultati offrirà spunti importanti per il futuro della formazione medica. Il progetto non solo punta a essere un modello replicabile per i corsi di laurea in Medicina, ma apre anche la strada a collaborazioni con università europee e opportunità di partecipazione a bandi di ricerca nazionali e internazionali.

Andrea Botticelli, professore e responsabile scientifico dello studio, ha chiarito che l’intento non è sostituire il docente, ma arricchire il suo ruolo con strumenti innovativi e personalizzati. Se i risultati saranno favorevoli, il modello potrebbe essere esteso ad altre discipline e contesti formativi, anche in situazioni con risorse limitate.

Coordinamento e partnership

Il coordinamento dello studio è affidato alla Facoltà di Medicina e Odontoiatria di Sapienza, presieduta da Domenico Alvaro. Inoltre, il progetto si avvale della collaborazione di ctcHealth, un’azienda internazionale specializzata nell’applicazione dell’intelligenza artificiale nei settori farmaceutico e sanitario, guidata da Thomas Mrosk e dall’italiano Manuel Mitola.

L’integrazione di tecnologie avanzate nella formazione medica rappresenta un passo significativo verso un’educazione più efficace e all’avanguardia, ponendo le basi per un futuro in cui l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale nella preparazione dei professionisti della salute.

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