Fungo pericoloso negli ospedali europei, l’allerta dell’Ecdc: Italia tra i più colpiti

Franco Fogli

Settembre 11, 2025

Il fungo Candida auris, noto per la sua resistenza ai farmaci, si sta rivelando una minaccia crescente per i pazienti e i sistemi sanitari europei. Secondo un rapporto dell’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), dal 2013 al 2023, sono stati registrati oltre 4.000 casi nei Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, con un incremento significativo nel 2023, anno in cui si sono segnalati 1.346 casi provenienti da 18 Paesi. L’Italia si colloca tra i cinque Stati più colpiti, insieme a Spagna, Grecia, Romania e Germania, risultando il terzo Paese per numero di segnalazioni.

La diffusione del fungo

L’ECDC ha lanciato un allerta riguardo alla rapida diffusione di Candida auris, sottolineando come il fungo stia colpendo in modo particolare le strutture sanitarie. La sua resistenza agli antimicotici e la capacità di sopravvivere su superfici e attrezzature mediche complicano notevolmente il controllo delle infezioni. Recenti epidemie sono state documentate in Paesi come Cipro, Francia e Germania. In Grecia, Italia, Romania e Spagna, le autorità sanitarie segnalano difficoltà nel monitorare focolai specifici a causa della vasta diffusione del fungo. La situazione richiede interventi tempestivi per arginare la trasmissione.

Necessità di interventi urgenti

L’ECDC ha evidenziato l’urgenza di un intervento coordinato per affrontare la minaccia rappresentata da Candida auris. Il dottor Diamantis Plachouras, responsabile della sezione antimicrobica dell’ECDC, ha messo in evidenza come la diagnosi precoce e il controllo delle infezioni siano fondamentali per prevenire la diffusione del fungo. La rapida espansione di C. auris all’interno delle strutture sanitarie richiede una risposta immediata da parte delle autorità sanitarie europee. La mancanza di un sistema di sorveglianza adeguato in molti Paesi complica ulteriormente la situazione.

Analisi dei dati e paesi coinvolti

L’indagine condotta dall’ECDC ha coinvolto 36 Paesi, inclusi quelli dell’allargamento dell’Unione Europea nei Balcani occidentali e in Turchia. I dati mostrano che la Spagna ha registrato il numero più elevato di casi, seguita da Grecia, Italia, Romania e Germania. Il 2023 ha segnato un picco con 1.346 casi, il numero più alto dall’identificazione di C. auris in Europa nel 2014. Nonostante alcuni Paesi abbiano implementato misure efficaci per limitare le epidemie, molti altri presentano lacune significative nella sorveglianza e nella prevenzione.

L’ECDC sta monitorando costantemente la situazione epidemiologica e sta valutando il rischio associato a Candida auris, con l’obiettivo di supportare gli Stati membri nel migliorare la loro preparazione e capacità di risposta. L’agenzia ha avviato indagini dal 2018 per garantire una gestione efficace delle epidemie e prevenire ulteriori trasmissioni del fungo.

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