Il tennista serbo Novak Djokovic, noto per i suoi successi nel tennis, sta affrontando un periodo di forte tensione mediatica a causa delle sue recenti dichiarazioni a sostegno delle proteste studentesche in Serbia. Il campione, che ha conquistato il titolo di 24 volte campione Slam, ha mostrato solidarietà ai manifestanti, attirando su di sé le critiche dei media allineati con il presidente Aleksandar Vucic. Queste polemiche hanno spinto Djokovic a prendere decisioni importanti riguardo alla sua vita personale e familiare.
Le voci di un trasferimento in Grecia
Secondo un articolo pubblicato dal Daily Mail l’11 settembre 2025, Djokovic ha iscritto i suoi figli in una scuola privata in Grecia. Questa scelta sembra essere un passo verso una nuova vita per la sua famiglia, dato il clima di tensione che si è creato in Serbia. Le voci sul suo trasferimento sono emerse dopo che Djokovic è stato oggetto di attacchi da parte dei media locali, in seguito al suo sostegno alle manifestazioni studentesche. La decisione di trasferirsi potrebbe rappresentare un tentativo di proteggere la propria famiglia dalle conseguenze di una situazione politica sempre più instabile.
Le proteste e il sostegno di Djokovic
Le manifestazioni in Serbia sono iniziate lo scorso dicembre, dopo il tragico crollo di una pensilina nella stazione ferroviaria di Novi Sad, che ha causato la morte di 16 persone. Gli studenti, indignati, hanno accusato il governo serbo di corruzione e hanno chiesto un cambiamento politico. Djokovic ha espresso il suo sostegno attraverso i social media, affermando l’importanza di ascoltare le voci dei giovani e riconoscendo il potenziale del paese. Le sue parole hanno suscitato un grande dibattito, evidenziando il suo status di figura pubblica influente.
Le reazioni della stampa serba
Dopo aver espresso il suo sostegno ai manifestanti, Djokovic è stato etichettato dai tabloid serbi come un “falso patriota”. Le accuse nei suoi confronti sono aumentate, con alcuni media che hanno messo in discussione la sua lealtà verso la Serbia, sostenendo che il suo comportamento fosse parte di una presunta “rivoluzione colorata”. Nonostante le critiche, Djokovic ha continuato a manifestare la sua solidarietà , dedicando una vittoria agli Australian Open a uno studente ferito durante le proteste e partecipando a eventi pubblici indossando magliette con messaggi di sostegno agli studenti.
La situazione intorno a Djokovic continua a evolversi, mentre il tennista si trova a dover affrontare le conseguenze delle sue scelte e delle sue dichiarazioni in un contesto politico e sociale complesso.